“Una movida fuori controllo, una situazione delicata caratterizzata da inciviltà e maleducazione.
Ci vogliono sanzioni ad hoc utili a limitare gli schiamazzi in centro città” è quanto riportato nella nota a firma di Roberta Salvati, Capogruppo Lega Salvini Abruzzo.
“Il vero problema – prosegue – sta nella mancata programmazione del comune sul tema movida e sicurezza.
Ben venga la richiesta dei residenti ad un confronto e ad una proposta di regolamento sulla movida e personalmente sarò ben disposta ad ascoltarli e aiutarli, fa specie però non essere stata l’amministrazione Casini-Gerosolimo-Di Masci a farsi carico in tutti questi anni, nonostante le continue segnalazioni ed episodi finiti male, come quello di ieri sera, di un regolamento ed ordinanze ad hoc.
Invece sono certa del contributo efficace ed efficiente delle forze dell’ordine e della loro professionalità. Bisogna però prevenire questi episodi vandalici, con dissuasori ad hoc come le telecamere di videosorveglianza di cui mi sono occupata personalmente per la città di Sulmona e l’utilizzo di strumenti come il teaser ad esempio, utili per la tutela degli agenti e l’incolumità dei cittadini.
Pensando proprio agli agenti delle forze dell’Ordine e alla loro tutela, mentre svolgono il proprio lavoro, il nostro Segretario Nazionale Matteo Salvini sperimentò in alcune città l’uso del teaser per tutte le forze dell’ordine. Il teaser è uno strumento utile per sedare le risse, un valido aiuto per tutelare l’incolumità degli agenti in situazioni pericolose, ritengo che debba essere dato in dotazione anche alla Polizia Municipale che spesso si trova in situazioni critiche.
Inoltre un piano per andare incontro alle esigenze di tutti potrebbe essere intensificare i controlli nei week-end studiando un piano di sicurezza e vigilanza con tutte le forze dell’ordine utilizzando anche la videosorveglianza e che il comune si faccia carico di insonorizzare l’area dei locali del centro storico.
Sulmona – conclude – è una cittadina e da noi nel week end vengono giovani da tutto il circondario, è giusto che a vent’anni i giovani si divertano ma in modo sano. Non tutti i giovani vogliono passare per molestatori o disturbatori della quiete come non si può più abusare della tolleranza dei residenti e degli esercenti”.