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Suor Carla Venditti riceve il Premio Giancarli 2025

Per il suo impegno a difesa delle donne

Suor Carla Venditti è la vincitrice del Premio Alessandro Giancarli 2025, riconoscimento conferito a chi incarna i valori di amore, servizio e dedizione verso il prossimo. Un ulteriore riconoscimento del valore del suo instancabile impegno umano, sociale e spirituale, portato avanti da anni a favore delle persone più fragili. La cerimonia di consegna si è svolta domenica 14 dicembre nella suggestiva cornice del Castello Orsini Colonna di Avezzano, in occasione del tradizionale “Concerto di Fine Anno Città di Avezzano”, appuntamento dedicato alla memoria di Alessandro Giancarli e alle vittime della strada.

Suor Carla Venditti è conosciuta anche come la “suora anti-racket”, appellativo che richiama l’impegno pluriennale da lei portato avanti, insieme alla sua comunità religiosa, nel contrasto allo sfruttamento e alla violenza nei confronti delle donne, accompagnate verso percorsi strutturati di accoglienza, autonomia lavorativa e crescita umana e spirituale.

Nel suo operato quotidiano, la religiosa richiama con forza l’urgenza di non restare indifferenti davanti a quella che definisce “un’orribile piaga che continua a crescere nell’indifferenza generale”, ricordando che “dietro ogni numero c’è una persona, una storia spezzata, una dignità calpestata”. Un impegno che nasce dall’incontro diretto con le ferite della strada, dove – sottolinea – “incontriamo ragazze sempre più giovani, spesso ingannate o costrette con la violenza”.

Indicata tra gli abruzzesi più influenti del 2019, Suor Carla opera da anni tra Abruzzo e Roma, svolgendo un’attività costante di accoglienza e reinserimento sociale, con un riferimento concreto nella Casa “Oasi Madre Clelia”, dove le giovani accolte trovano “una vera famiglia, in cui iniziare una nuova vita nello spirito e nel lavoro”.

In sintonia con l’invito di Papa Francesco a passare dalla “cultura dello scarto” alla “cultura della misericordia e della fraternità”, proseguendo una linea già tracciata dal magistero sociale di Papa Leone, Suor Carla vede nel Giubileo un tempo di conversione profonda: “Quando strappiamo una ragazza dalla strada, non salviamo solo un corpo, ma ridiamo speranza a un’anima ferita”.

Nel corso della cerimonia, la religiosa ha condiviso con il pubblico una testimonianza intensa, incentrata sui valori di rettitudine, forza, generosità e coraggio, sottolineando l’importanza di una presenza concreta e costante accanto a chi vive ai margini.

Comunicato stampa

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