“Il Governo Meloni è costretto a correggere gli errori del passato, perchè è un dovere salvare le imprese, i lavoratori gli operai, i fornitori e i tecnici che operano nell’edilizia e si sono fidate dello Stato. Per questo il presidente Meloni sta affrontando il tema del Superbonus con massima attenzione e dedizione”.
Lo dichiara il senatore di Fratelli d’Italia Guido Liris.
“È giusto, però, fare anche un’operazione verità, i cittadini devono conoscere la reale situazione. Innanzitutto,come è stato possibile concepire una misura così impattante senza aver previsto un limite massimo per i costi in capo allo Stato? Come si è arrivati ad un costo di 120 miliardi senza uno stop delle strutture tecniche del Ministero per l’Economia? Se un provvedimento deciso dalla politica mette a serio rischio le più elementari regole di bilancio deve essere bloccata. Anche quando si concepiscono provvedimenti straordinari per affrontare l’eccezionalità di una congiuntura socio economica, ad esempio quella del Covid”.
E prosegue: “Basti pensare che per cifre ridicole i tecnici del Ministero bloccano legittimamente norme partorite dalle Regioni, mentre in questo caso il Governo giallorosso di Conte non ha avuto alcuno stop. Ed ora sarà il Governo Meloni a dover trovare una via d’uscita a questa situazione fuori controllo. Innanzitutto prevedendo il contributo dei corpi intermedi, quali ordini professionali e associazioni di categoria, mettendo in campo programmi pstrutturali a lunga gittata, valide per i prossimi decenni, che puntino ad ammodernare il patrimonio edilizio della Nazione. Poi c’è il problema che riguarda i crediti incagliati nei cassetti fiscali. Una soluzione andrà trovata, e come tutte le soluzioni non sarà indolore, non sarà gratuita, come erroneamente fatto credere da avventurieri della politica, che dopo aver convinto tanti giovani che si potesse guadagnare senza lavorare, sono passati a parlare di edilizia convincendo molti italiani che si potessero ammodernare e riqualificare le facciate, le loro abitazioni a costo zero. Una follia di massa a soli fini elettorali. Nell’incontro di domani con le categorie, conclude Liris, il premier Meloni proporrà delle soluzioni: che si ricorra a F24, alla Cassa Depositi e Prestiti o alla cartolarizzazione, avranno tutte un costo per i contribuenti, anche per i meno abbienti. Risorse che verranno sottratte alla spesa pubblica, ai servizi, al sociale, alla scuola, alla sanità. Quanto accaduto con Conte rappresenta una follia amministrativa che dovrà valere quale insegnamento per il futuro: gli Italiani sono stati trattati, citando Roberto Napoletano, come ‘Pinocchio’ che, mal consigliato dal gatto e dalla volpe, metteva i soldi sotto terra pensando nascesse un albero di soldi”.