Disco verde del consiglio comunale al ritorno “in pista” del Camoscio d’Abruzzo, Vito Taccone, con “restauro” affidato alla Regione.
L’assise civica presieduta da Fabrizio Ridolfi, ha approvato, con voto unanime, un emendamento proposto dal presidente della commissione sport, Nello Simonelli, che ha modificato e integrato la mozione della Lega, che mirava a trasformare piazza Cavour in piazza Taccone. Sgombrato il campo dalla proposta estemporanea dei consiglieri del carroccio, ritenuta inaccettabile dalla maggioranza, l’assise civica ha aperto le porte all’operazione e passato la palla alla Regione affinché, come ribadito più volte dall’assessore al bilancio, Guido Liris, provveda al restauro e alla messa in posa.
L’ultima parola sulla collocazione dell’opera, che in prima battuta fu posizionata sul valico del monte Salviano, spetta naturalmente alla politica.
“La mozione”, spiega Simonelli, “impegna l’esecutivo a scegliere la miglior collocazione della statua, dopo che la Regione avrà provveduto a proprie spese al restauro tenendo presente la proposta dal comitato promotore”.
Per il restauro della statua di Taccone, infatti, un comitato ha presentato 743 firme in Comune con l’auspicio che possa essere collocata in piazza Cavour.
La richiesta sarà sicuramente tenuta in considerazione dall’amministrazione nel momento della decisione finale: sul tavolo naturalmente, ci sono anche il valico del monte Salviano, dove è rimasto il basamento in pietra sul quale fu collocata dalla prima amministrazione Di Pangrazio, nonché il velodromo, in avanzata fase di riqualificazione, che sarà intitolato proprio al Camoscio d’Abruzzo.