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Tagli all’agricoltura abruzzese, Radica: “Insostenibili e penalizzanti”

Angelo Radica, presidente dell’Associazione Nazionale Città del Vino: "Come si fa ad azzerare le risorse per gli interventi nel settore? Avremmo bisogno di fondi a supporto dei comuni per la manutenzione straordinaria e ordinaria delle strade rurali e di risorse per la realizzazione di invasi contro la crisi idrica".

“Ci uniamo al giusto grido di dolore della Cia sui tagli di oltre un milione di euro all’agricoltura regionale, che si aggiungono ai sei milioni del maggio scorso. Anche gli ultimi sono tagli insostenibili e penalizzanti. Come si fa a dimezzare le risorse per il servizio Uma che già così non funziona? Come si fa ad azzerare le risorse per gli interventi nel settore?”: lo dichiara Angelo Radica, presidente dell’Associazione Nazionale Città del Vino, di cui fanno parte oltre 500 comuni a vocazione vitivinicola.

Radica prosegue: “La nostra regione è cresciuta negli ultimi dieci, vent’anni, in particolare nel settore del vino, grazie ad aziende che realizzano prodotti di grande qualità e valore. Lo sforzo profuso da queste cantine, in molti casi giovani, spesso supportate dai comuni che organizzano eventi di sensibilizzazione e di promozione, avrebbe bisogno di sostegno e di vicinanza. Invece si azzerano di fatto, a due riprese, i fondi per l’intero comparto, tagliando complessivamente oltre sette milioni di euro per l’intero settore agricolo. Invitiamo i consiglieri regionali che tanto parlano del nostro Abruzzo agricolo e vinicolo a ripensare questi tagli mortali: non sono sufficienti i fondi del CSR (ex PSR) e dell’OCM, molti dei quali inaccessibili alle piccole e piccolissime aziende. Avremmo bisogno di fondi a supporto dei comuni per la manutenzione straordinaria e ordinaria delle strade rurali, di risorse per la realizzazione di invasi contro la crisi idrica, per il miglioramento dei servizi a rete, per la promozione della meccanizzazione in agricoltura e per lo sviluppo del biologico. Ci troviamo di fronte al contrario a continui tagli, per sostenere spese per eventi che poco portano all’Abruzzo, e per pagare i pesanti debiti della sanità”.

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