TAGLIACOZZO – I consiglieri comunali di opposizione appartenenti ai gruppi “Tagliacozzo Unita” e “Il Paese che Vorrei” non hanno partecipato ai lavori del Consiglio del 25 luglio scorso.
Alla base della decisione la mancanza del coinvolgimento su temi e decisioni importanti per la collettività della stessa minoranza in Consiglio da parte dell’Amministrazione guidata dal sindaco Vincenzo Giovagnorio.
“Il Paese che vorrei” non si è presentato in aula mentre il gruppo “Tagliacozzo Unita” ha abbandonato la seduta in segno di protesta dopo aver iscritto al verbale le proprie rimostranze.
In una nota congiunta l’opposizione tutta con Vincenzo Montelisciani, Romana Rubeo, Maurizio Di Marco Testa e Angelo Poggiogalle accusa sindaco e maggioranza di portare avanti l’azione amministrativa senza ascoltare niente e nessuno.
Da parte loro poi, i consiglieri di opposizione fanno una sorta di appello al rispetto delle istituzioni affermando che proprio quel rispetto gli impedisce di partecipare a «Consigli comunali farsa dove siamo chiamati soltanto ad alzare una mano e dove ogni cosa che diciamo non viene in nessun caso presa in considerazione dalla maggioranza.
I nostri concittadini cominciano a manifestare un profondo dissenso – le parole dei quattro consiglieri – e una malcelata insofferenza per le stravaganze di questa amministrazione. Noi, al contrario, abbiamo rispetto per le istituzioni, per i cittadini che rappresentiamo e anche per noi stessi».
«Il nostro non è un “Aventino” – la sfida rilanciata dai consiglieri di opposizione – non intendiamo ritirarci e continueremo a dare battaglia offrendo il nostro contributo di idee e di proposte, dentro e fuori il Consiglio comunale, con ancora più vigore e sempre perseguendo l’interesse generale del nostro paese».