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Taglieri su Pnrr per irriguo: “Abruzzo perde fondi”

Il capogruppo del M5S ha depositato un'interpellanza sul tema destinata all'assessore Imprudente e al presidente della Regione Abruzzo Marco Marsilio

“Rimangono a bocca asciutta i Consorzi di Bonifica abruzzesi per i quali è sfumata la possibilità di accedere ai fondi PNRR per potenziare le strutture irrigue. Nell’assenza totale di Regione Abruzzo e dell’Assessore Imprudente viene inferto un altro colpo mortale alla gestione del servizio idrico per l’agricoltura in Abruzzo”.

Ad affermarlo è il capogruppo del M5S Francesco Taglieri che ha depositato un’interpellanza sul tema destinata proprio all’assessore Imprudente e al presidente della Regione Abruzzo Marco Marsilio.

“La Componente 4 della Missione 2 del PNRR – prosegue – mette a disposizione 15,05 miliardi di euro per la tutela del territorio e della risorsa idrica. In particolare per quanto concerne l’agricoltura l’ Investimento 4.3 della componente M2C4 del PNRR, denominato ‘Investimenti nella resilienza dell’agrosistema irriguo per una migliore gestione delle risorse idriche’ metteva a disposizione una dotazione finanziaria che ammonta a 880 milioni di euro, dei quali 520 disponibili per il finanziamento di investimenti in infrastrutture irrigue“.

“Con il Decreto Ministeriale n. 490962/2021, è stata predisposta la griglia dei 249 progetti presenti nella banca dati DANIA (Database Nazionale degli investimenti per l’Irrigazione e l’Ambiente), ma l’Abruzzo non è presente in nessuno degli elenchi, nemmeno tra i progetti esclusi. Eppure dal sito del DANIA sembra che in realtà almeno quattro progetti relativi ai nostri consorzi di bonifica sarebbero stati depositati, ma purtroppo incompleti e mai portati a termine. Per far luce sulla questione ho depositato una interpellanza per la quale mi aspetto risposte chiare e precise anche perché questa mancanza di progettualità stride fortemente con quanto dichiarato da Regione Abruzzo in occasione del convegno di Coldiretti del 13 Marzo scorso in cui il Presidente Marsilio affermava che: Il tema dell’acqua è davvero una priorità assoluta”.

E ancora: “Ogni goccia d’acqua deve finire per dissetare le nostre colture e non deve andare dispersa in eccessi di irrigazione e sprechi dovuti a tubature obsolete. La Regione Abruzzo grazie anche ai fondi del PNRR ha messo insieme qualche centinaio di milioni da investire in acquedotti e impianti irrigui”.

“Ma dove sono i progetti? – incalza Taglieri – Questo pressapochismo è un lusso che la Giunta regionale di centrodestra non può certo permettersi. E già in clamoroso ritardo sugli impianti irrigui precedentemente finanziati con il Masterplan, vedi impianto del Fucino, perdere anche le risorse per altre realtà consortili è una vera e propria follia. Soprattutto alla luce della carenza di acqua e della grande dispersione che attanaglia l’Abruzzo da anni. Infatti secondo la stima che Coldiretti Abruzzo ha divulgato nel convegno, il 2022 è stato l’anno più secco degli ultimi 50 e ha provocato quasi 6 miliardi di danni al comparto agricolo, pari al 10% della produzione agroalimentare nazionale. In Abruzzo il danno dovuto alla siccità ammonta a circa 180 milioni di euro, dovuti all’aggravarsi della cronica mancanza d’acqua accentuata dalle storiche carenze infrastrutturali delle nostre reti. Di fronte a queste problematiche rinforziamo le richieste di Coldiretti quando sostiene che occorre garantire la disponibilità della risorsa idrica anche nei momenti di difficoltà ed è necessario risolvere, una volta per tutte, le problematiche dei consorzi di bonifica e realizzare il piano invasi per contrastare la siccità ed aumentare la raccolta di acqua piovana oggi ferma ad appena l’11%. Gli impianti irrigui sono fondamentali e perdere risorse fresche da investire non è un errore tollerabile”.

“Il PNRR, ed in particolare questo bando, rappresentavano un’ottima occasione per contrastare la vetustà delle reti di distribuzione e la carenza di infrastrutture dei sistemi di irrigazione nei consorzi di bonifica. Bisogna capire cosa è andato storto e correggere immediatamente il tiro, al fine di aumentare la resilienza dei sistemi idrici ai cambiamenti climatici e ridurre le dispersioni di risorse d’acqua. Per questo è lecito chiedere al centrodestra che è alla guida di regione Abruzzo cosa è stato realmente depositato nella banca dati DANIA, e perché non è stato portato a compimento nessun progetto. E soprattutto, quali iniziative urgenti intende assumere la Regione, di concerto con i Consorzi di Bonifica, le Autorità di bacino preposte e gli Enti locali, per contrastare la carenza di risorsa idrica sul nostro territorio” conclude.

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