Negli ultimi giorni il taglio di 18 tigli nella piazza di Pescina da parte del comune ha sollevato delle polemiche di sfondo ambientalista.
“Non si tagliano degli alberi se non è strettamente necessario – commenta il sindaco- è stato per un me un dispiace enorme prendere questa decisione, ed avevo perciò pensato ad ogni altra alternativa, ma purtroppo era la decisione più consona e a dirlo non sono solo io”.
“Ho richiesto la consultazione di esperti botanici proprio per vedere se si potesse salvare quegli alberi, purtroppo non si poteva – continua il sindaco – gli alberi avevano un grave problema: secernevano continuamente grandi quantità di liquido appiccicoso”.
“I pescinesi lo sanno da tempo e loro per primi hanno dovuto affrontare i disagi che erano ben noti. Molte erano le lamentele che ci arrivavano: il non potersi più sedere o passeggiare tranquillamente. La piazza era invivibile”.
“Per una serie di disattenzioni degli anni passati, il problema era arrivato ad un punto di non ritorno, bisognava farlo ora – dice il sindaco – c’è stato anche un sondaggio su Facebook in cui il 70 % dei pescinesi voleva il taglio. Il problema era diventato molto pericoloso”.
“Sono successi vari incidenti a causa di questa sostanza proveniente dalle foglie. L’ultimo dei quali è accaduto venti giorni fa ad una signora, la cui scarpa è rimasta appiccicata saldamente a terra, facendola cadere bruscamente. La signora ha perso i denti davanti. Questo è solo l’ultimo degli incidenti, che ne sono stati molti. Non potevamo più aspettare”.
“La consulenza botanica non ha riportato dubbi: gli alberi erano vicinissimi gli uni agli altri e questo problema di sovrapproduzione di sostanze si trasmetteva continuamente e non avrebbe avuto fine. Non era una situazione sana, non potevo mettere a rischio ancora i miei concittadini”.
“E’ un profondo dispiacere quello che provo, non ho tagliato gli alberi a cuor leggero. C’è una documentazione che merita di essere letta e che è disponibile alla lettura di tutti. Pianteremo sicuramente altri alberi”.