“Dal 28 marzo l’Abruzzo perde i voli delle 6.05 verso Milano a causa dei tagli voluti dal vettore ITA Airways. Questo accade nella totale inerzia della Regione, che, sebbene fosse da tempo al corrente di tale rischio, tanto che a ottobre l’assessore D’Amario, incalzato dal consigliere Pd Pierpaolo Pietrucci, promise di agire dando addirittura per risolta la questione. Un impegno disatteso, la Regione non ha fatto nulla ed è stata incapace anche di promuovere un’azione efficace per mantenere i voli e assicurare all’utenza un collegamento importante e strategico che esiste sin dagli anni ‘60”, così il capogruppo Pd in Consiglio regionale Silvio Paolucci e il consigliere Antonio Blasioli, che annunciano un’interpellanza all’esecutivo per capire cosa il governo regionale stia facendo per frenare un ridimensionamento che rischia di penalizzare in modo drastico l’aeroporto d’Abruzzo.
“Senza i voli mattutini verso Milano, la nostra regione fa un balzo indietro di almeno trent’anni: le nuove destinazioni annunciate sono fumo negli occhi rispetto a tale situazione, evidenziata nel report che il presidente della Saga ha di recente affidato alla Commissione regionale di competenza – riprendono Paolucci e Blasioli – Un quadro, quello delineato dal gestore aeroportuale in Commissione, che va in corto circuito con la realtà, smentendo le promesse fatte dall’esecutivo a ottobre. Una situazione che potrebbe essere ancora più pesante, perché a mezzo stampa veniamo a conoscenza anche del possibile ridimensionamento dell’alternativa Ryanair a Linate, cioè i voli che la compagnia lowcost fa su Bergamo tutti i giorni, tranne la domenica. Novità anche qui: le partenze delle 6.40 dalla prossima estate passeranno da 7 a 4, perché la compagnia le sposterà in tarda mattinata, lasciando scoperto anche questo collegamento. Una situazione che declasserà ulteriormente il nostro scalo, mettendone a rischio potenziale, indotto e anche posti di lavoro. L’Abruzzo perderà il collegamento più sfruttato, sia per ragioni di lavoro sia per gli hub internazionali, questo senza una programmazione alternativa e capace di ammortizzare tale colpo. Un taglio che penalizza fortemente la nostra economia, ma anche l’utenza delle regioni vicine che storicamente usufruivano dell’andata e ritorno in giornata e che si aggiunge anche ad altre perdite, una per tutte, quella del volo per Francoforte, che dopo l’annuncio delle nuove rotte scopriamo sarà sostituito con quello per Memmingen, ridente località della Baviera, che nulla ha a che vedere con il primo, il più importante aeroporto della Germania”.
“Mentre tutte le altre regioni decollano, noi restiamo a terra e ancora una volta a fare le spese dell’incapacità programmatoria del governo regionale di centrodestra sono gli abruzzesi, gli stessi ai quali Marsilio & Co. hanno fatto credere che bastassero gli arrosticini per partire alla conquista del mondo e proprio dall’aeroporto d’Abruzzo, che è stato uno dei primi scenari degli spot promozionali della Giunta di centrodestra. Un investimento, quello in promozione turistica, che rischierà di andare in perdita se chi governa non si muove subito e rimette in rotta lo scalo, come l’amministrazione regionale di centrosinistra aveva cominciato a fare sia a livello strutturale che commerciale e, soprattutto, con una programmazione efficace ed efficiente”, questa la conclusione.