“Preoccupa il messaggio più subdolo che lancia Biondi, cioè quello che si possa fare a meno delle vaccinazioni tanto da avere persino in regalo il tampone che attesti la (presunta) negatività per andare a divertirsi; il tutto pagato con i soldi dei contribuenti. Una situazione vergognosa dalla quale prendiamo con forza le distanze, la stessa forza con la quale chiediamo al prefetto e alla Corte dei Conti di intervenire“.
È quanto scrivono in una nota i consiglieri comunali di opposizione in Consiglio comunale a L’Aquila: Paolo Romano, Emanuela Iorio, Americo Di Benedetto, Stefano Albano, Stefano Palumbo, Giustino Masciocco, Antonio Nardantonio, Elia Serpetti, Angelo Mancini, Lelio De Santis, Elisabetta Vicini, Anna Lucia Bonanni.
I consiglieri entrano a gamba tesa nella vicenda dei tamponi gratuiti (qualora non si fosse in possesso del Green pass e quindi non si abbia il vaccino) per chi vuole assistere agli spettacoli della Perdonanza celestiniana dell’Aquila, al via dalla prossima settimana.
La decisione del sindaco Pierluigi Biondi ha sollevato dubbi non solo tra gli scranni della minoranza, ma anche tra una parte della popolazione che vede la scelta come un aiuto a coloro che hanno scelto di non vaccinarsi.
“Da un lato Marsilio, al fine di salvaguardare i presidi ospedalieri, firma un’ordinanza con la quale stabilisce che gli accessi in tutti i nosocomi abruzzesi sono obbligatori con il green pass, dunque anche con il tampone a pagamento, dall’altro Biondi regala tamponi gratis, da effettuare presso due farmacie comunali, a chi, sprovvisto di green pass, voglia accedere agli spettacoli previsti nel cartellone della Perdonanza”, spiegano.
“Un’amministrazione comunale che si occupa dunque di far tamponare e non di far vaccinare la popolazione, soprattutto per far andare agli spettacoli della Perdonanza che sono a numero chiuso per il COVID, non per andare a lavorare o a studiare. I cittadini che effettuano un tampone rapido in farmacia pagano 15 euro: si tratta di un costo calmierato in base a una disposizione di legge e a un preciso protocollo con Assofarma e di una spesa che effettuano di tasca propria per svolgere attività inderogabili in assenza di vaccino. Ci chiediamo se la presidente AFM abbia qualcosa da dire a riguardo o avalli con il suo silenzio l’ennesimo scenario raccapricciante che si offre nella città del panem et circenses”, sottolinea.
“Ogni giorno i cittadini che si recano alle strutture ospedaliere sono costretti a fare tamponi a proprie spese per poter accedere alle visite programmate o per accompagnare qualcuno. Tra questi vanno considerati anche chi ha disagi economici: se si hanno risorse da spendere si dovrebbero programmare proprio in favore di chi deve sostenere spese aggiuntive, ma necessarie a prevenire possibili trasmissioni, per motivi di salute. Altro grande assente in questa occasione è infatti l’assessore alle politiche sociali Francesco Bignotti che avrebbe dovuto far sentire la propria voce a difesa dei fragili”, concludono.