L’Aquila. L’Europa ha richiesto la restituzione delle tasse sospese dopo il terremoto del 2009 perché ritenute Aiuti di Stato. 75 milioni di euro per 124 aziende interessate di L’Aquila e del cratere sismico. Per scongiurare la restituzione, il governatore della Regione, Marco Marsilio, ha convocato ieri un incontro con il sindaco di L’Aquila, Pierluigi Biondi, l’assessore alle Aree Interne e del Cratere, Guido Quintino Liris e il coordinatore dei sindaci del Cratere sismico 2009, Francesco Di Paolo. «Io non mi porrei come primo obiettivo quello di guadagnare altri sei mesi di proroga – ha proposto Marsilio – perché sappiamo che queste proroghe, anche se hanno impedito di restituire subito questi soldi, non risolvono il problema alla radice e costringono le imprese ad accantonare riserve per le tasse da restituire, rallentando ogni loro tentativo di crescita e frenando le loro potenzialità economiche».
La proposta è quella di intervenire presso il governo nazionale perché assuma iniziative nei confronti dell’Europa per convincerla che non si tratta di aiuti di stato: «Il commissario europeo alla Concorrenza, Margrethe Vestager – ha aggiunto Marsilio – si è dimostrata disponibile al dialogo sostenendo che fosse il governo nazionale a dover assumere le iniziative del negoziato e a fornire spiegazioni nei confronti della Commissione».
L’ultimo termine per la restituzione delle tasse è il 31 dicembre.