Si aprirà domani, 20 novembre, all’Aquila il XIII Tavolo Nazionale dei Contratti di Fiume, iniziativa organizzata in collaborazione con Regione Abruzzo e Comune dell’Aquila, con il patrocinio di WWAP UNESCO, Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica e ISPRA, e con il contributo organizzativo di Alta Scuola, Coordinamento Agende 21 Locali Italiane, INU e ANCI.
Il Tavolo Nazionale dei Contratti di Fiume rappresenta dal 2007 una comunità di pratica e apprendimento impegnata a promuovere, rafforzare e diffondere i Contratti di Fiume in Italia. Tra i risultati conseguiti figurano il loro inserimento nel Codice dell’Ambiente, il loro riconoscimento negli strumenti di pianificazione nazionale e regionale e la loro integrazione nei Piani di gestione delle Autorità di Bacino Distrettuali. Nel corso della tavola rotonda in programma all’Aquila sarà inoltre rilanciata l’azione politico-istituzionale, con la presentazione delle sei risoluzioni attualmente all’esame della Commissione Ambiente di Camera e Senato.
Dal 2007 a oggi i Contratti di Fiume hanno registrato una diffusione crescente su tutto il territorio nazionale: ne sono infatti attivi quasi 300, di cui 102 già sottoscritti, dimostrando la capacità di portare le politiche pubbliche alla scala locale con un approccio integrato che unisce tutela ambientale, occupazione e sviluppo socio-economico.
«La Regione Abruzzo ha fortemente creduto nei Contratti di Fiume, riconoscendone il valore strategico per la tutela dell’ambiente, la gestione integrata delle risorse idriche e lo sviluppo del territorio», dichiara Emanuele Imprudente, Vicepresidente della Giunta Regionale dell’Abruzzo con delega al Sistema Idrico e Ambiente. «Siamo orgogliosi di ospitare in Abruzzo il Tavolo nazionale, un’occasione per presentarci tra i soggetti pubblici più all’avanguardia a livello nazionale sul tema, convinti che investire su questi strumenti significhi investire sulla sicurezza dei cittadini, sulla qualità degli ecosistemi e sul futuro delle nostre comunità».
Attraverso i Contratti di Fiume, comunità locali, cittadini, enti territoriali e istituti di ricerca assumono un ruolo attivo nella gestione del territorio, nella prevenzione del rischio idrogeologico e nella tutela delle risorse idriche e degli ecosistemi. Negli anni i Contratti di Fiume hanno contribuito ad affrontare conflitti complessi legati all’uso dell’acqua, a sviluppare collaborazioni con il mondo agricolo, a promuovere interventi di manutenzione di fiumi, laghi e coste, a favorire azioni per la riduzione della plastica e a diffondere progettualità basate su nature-based solutions per aumentare sicurezza e qualità degli ecosistemi fluviali. Tali iniziative coinvolgono circa 8.000 comuni italiani interessati da percorsi di attivazione dei CdF.
La scelta di ospitare il XIII Tavolo Nazionale a L’Aquila vuole valorizzare l’impegno della Regione Abruzzo, che ha investito con decisione nel rafforzamento dei Contratti di Fiume sostenendone i Programmi d’Azione e promuovendo sinergie pubblico-private. Avviato nel 2021 con un primo finanziamento della progettazione di 300.000 euro, il percorso regionale ha portato alla sottoscrizione di 16 CdF. Da quella data sono stati approvati finanziamenti per più di 38 milioni di euro, provenienti dal Fondo Sviluppo e Coesione (FSC) e dal Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (FESR), destinati a interventi di tutela ambientale, valorizzazione del territorio e riqualificazione delle aste fluviali.
Il motto scelto per il XIII Tavolo Nazionale dei Contratti di Fiume, ci dice il Coordinatore del Tavolo Massimo Bastiani, “ci invita tutti all’azione – perché il futuro è adesso -, davanti ai cambiamenti climatici e allo scenario multirischio che stiamo già affrontando, le comunità locali devono assumere un nuovo ruolo più consapevole, responsabile e attivo, a L’aquila la comunità dei contratti di Fiume si riunisce per guardare al futuro oltre l’emergenza”.
Comunicato stampa







































