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Teatrabile partner del progetto nazionale “La Cultura è la Cura”

Teatrabile A.p.s partner del progetto destinato ai giovani fino a 30 anni: formazione innovativa in campo culturale con l' occhio al mondo del lavoro

“I giovani sotto i trent’anni sono una delle categorie più maltrattate dalla società odierna: li chiamano “NEET”, con questo brutto acronimo che abusa sia della lingua inglese che della nostra pazienza (NEET: “Not in Education, Employment, or Training”, cioè né studio, né lavoro, né in percorsi di formazione)”.

La sigla sembra complicata, ma il concetto è semplice: le ragazze e i ragazzi d’oggi, esclusi in massima parte dal mondo del lavoro, senza obiettivi concreti di realizzazione personale, smettono, in gran parte, di studiare e di formarsi; l’unico sogno: andare via.

Sono, di fatto, una categoria da salvare, in un mondo che semina sfiducia e non raccoglie nulla.

Da qui parte una delle idee di “La cultura è la cura”, progetto sostenuto dal Ministero del lavoro e delle politiche sociali, nato dalla progettazione di ARCI A.P.S., che vede, come partner TEATRABILE A.P.S, dell’Aquila.

“Fra le varie attività del progetto, vogliamo sottolineare, qui, l’ opportunità per i giovani sotto i trent’anni, in un campo strategico per il nostro territorio: arte e cultura”.

Con l’appoggio di chi già opera sul territorio, cioè di quelle professionalità di cui la città già dispone (anche se spesso fa finta di non saperlo), i giovani potranno dare vita a progetti virtuosi, vincenti anche sul piano occupazionale: alla fine, dovranno rimanere sul campo nuove figure, di esperti e tecnici, in grado di programmare, progettare, reperire risorse economiche e muoversi in autonomia, svolgere, cioè, funzioni di cui la città ha bisogno e potrà avvantaggiarsi.

Spieghiamoci meglio: noi viviamo in una terra che tenta di puntare sulla cultura come volano di sviluppo e riscatto; corposi sono gli investimenti pubblici sui musei, sulle varie rassegne teatrali, musicali et cetera… Ma le ingenti risorse profuse generano occupazione? Se i soldi vengono spesi, come mai non diventano lavoro?

Siamo come imbambolati a guardare questo flusso di fondi che vola sulle teste dei giovani disoccupati e non ricade mai.

Il nostro intento, come fautori di “LA CULTURA E’ LA CURA”, è intraprendere un’avventura su arte e cultura, ma non con la testa fra le nuvole. Proviamo a fare in modo che questi giovani iperconnessi prendano fra le loro mani il plug–in più importante, quello dell’accesso ai fondi, e con esso, il loro destino”.

“Noi di Teatrabile siamo orgogliosi di essere stati scelti per attuare, nel nostro territorio, un progetto come questo e proprio in questo periodo; è un momento in cui i nostri sforzi per l’ulteriore ripartenza sembrano tornare a dare ottimi frutti, sono, queste, attività di impegno sociale importantissime; fanno da giusto coronamento all’intensa attività di spettacoli e laboratori che ha luogo presso il teatro studio di via Ficara a piazza d’Arti”.

“La cultura è la cura” è un progetto variegato: ha già visto partire i percorsi con il coinvolgimento del mondo degli anziani e le iniziative ludico-formative- per il mondo della disabilità. Teatrabile ha già coinvolto molte importanti realtà del nostro territorio, fra cui AUSER ed APTDH.

Per informazioni si può consultare il sito www.teatrabile.it o chimare i numeri 347 1626712; 329 6777332

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