L’Amministratore Giudiziario della Società Delle Terme s.r.l. Guglielmo Lancasteri, per il tramite dell’avvocato Michela Di Iorio del Foro di Pescara, ha depositato al Tribunale di Pescara l’istanza di fallimento della società che per anni ha gestito le Terme di Caramanico, impianto fermo ormai da circa un anno.
La Società, si legge nell’istanza, non è in grado di soddisfare da tempo le proprie obbligazioni, come risulta da bilanci e situazioni contabili dal 2017 al primo trimestre 2021. Il Tribunale di Pescara, si ricorda, ha anche emesso numerosi decreti ingiuntivi a carico della società il cui deficit patrimoniale ammonta a circa 6 milioni di euro.
In più, i 13 dipendenti non percepiscono lo stipendio dal 2019, senza considerare, poi, che la struttura termale – che dava lavoro anche a circa 150 stagionali – è assolutamente necessaria per il tessuto economico e industriale dell’Abruzzo.
Al Tribunale si chiede di dichiarare il fallimento della Società Delle Terme s.r.l., e di valutare, di conseguenza, l’opportunità di disporre l’esercizio provvisorio tramite conduzione di imprenditori terzi, anche alla luce della dichiarazione resa del direttore generale di Federterme, organizzazione di categoria di Confindustria, che ha sottolineato l’importanza della struttura nel territorio sotto molteplici profili. In effetti la definitiva interruzione dell’attività potrebbe arrecare un danno grave non solo agli impianti termali – che già senza manutenzione rischiano di andare in malora – ma anche alle strutture alberghiere di Caramanico Terme (Pescara), utilizzate da molti dei circa 15mila utenti annuali dell’impianto, nonché all’intera comunità abruzzese.
Si parla di perdita diretta o di mancato incremento di valore per l’impresa, con riferimento non solo ai creditori, che potrebbero conseguire un vantaggio temporale ed economico, ma anche all’organizzazione produttiva e indirettamente a tutti i terzi che vi gravitino intorno, dai lavoratori ai fornitori ai finanziatori.