Quarantamila e cinquecento in quattro mesi esatti. E’ il numero di scosse sismiche registrate nell’Italia centrale dal 24 agosto ad oggi, dopo il terremoto con magnitudo locale 6.0, a una profondità di 8 km ed epicentro il Reatino, colpendo l’area di Amatrice ed Accumoli ed estendendosi all’area di Ascoli Piceno, in particolare ad Arquata del Tronto. Il dato arriva dall’Ingv, che continua a monitorare l’Italia centrale.
A oggi, dato delle ore 14, sono circa 880 i terremoti di magnitudo compresa tra 3 e 4; sono 50 invece quelli di magnitudo compresa tra 4 e 5; cinque quelli di magnitudo maggiore o uguale a 5.0 localizzati dalla Rete Sismica Nazionale dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia.
In questi quattro mesi i più forti terremoti, oltre quello con cui la sequenza è iniziata, sono stati quello di magnitudo M 5.4 avvenuto alle ore 04,33 del 24 agosto, epicentro la provincia di Perugia; quelli del 26 ottobre delle ore 19,10 e delle 21,18 italiane, rispettivamente di magnitudo 5.4 e 5.9, epicentro il Maceratese; infine l’evento del 30 ottobre, alle 7,40 ora italiana di magnitudo 6.5, epicentro ancora l’area di Perugia.
Le analisi proseguono per seguire attentamente l’andamento delle scosse, per una mappatura di dettaglio degli effetti di superficie, per realizzare dei modelli di faglie che riescano a tener conto di tutti gli elementi osservati sul terreno e dal satellite.
Fonte: Agi
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