“La terra trema in Molise, e speriamo sia solo un evento isolato senza alcun ulteriore esito, ma comunque ci riporta immediatamente alle tragedie di L’Aquila del 2009 e di Amatrice del 2016 con centinaia di comuni coinvolti, migliaia e migliaia di sfollati, oltre 600 morti ed economie distrutte. E miliardi di fondi pubblici investiti in ricostruzioni lente e difficili che tra l’altro non restituiranno mai le vite spezzate. Le vittime le possiamo ricordare come faremo il 6 aprile e sostenere le loro famiglie, magari approvando una legge giusta che nella passata legislatura stava concludendo positivamente il suo iter alla Camera”.
Così Stefania Pezzopane, già parlamentare e responsabile nazionale Pd Terremoti e ricostruzione, consigliera comunale e componente della Direzione nazionale Pd.
“Occorre un colpo d’ala della politica – prosegue – e c’è spazio per il Pd che da sempre si è impegnato con decisione in Parlamento e nei territori con sindaci ed amministratori di qualità. Bisogna esprimere la massima capacità di prevenire il danno conseguente al sisma, saremmo dei folli e colpevoli, se , memori di quanto più volte accaduto nei decenni sul nostro Appennino, non si provvedesse ad evitare le conseguenze dei terremoti”.
“In verità alcune cose importanti sono partite, queste non devono essere bloccate, ma piuttosto vanno rafforzate ed implementate. Occorre un ‘Codice della ricostruzione’: la chiusura anticipata della legislatura ha stoppato un iter che alla Camera, in 8’ Commissione era arrivato alle audizioni su un testo di legge delega a mia prima firma, firmata anche da Debora Serracchiani, allora capogruppo e da Chiara Braga neoeletta Presidente dei Deputati Pd. La proposta è stata opportunamente ripresentata dai parlamentari Pd. Serve un impegno forte, il Governo non può tirarsi indietro”.
“Occorre ancora il Sismabonus, a partire dalle aree ad alto rischio sismico, serve una misura forte e rapida che consenta la messa in sicurezza del patrimonio privato che se colpito da terremoto non deve disintegrarsi e fare da tomba ad innocenti. Occorre una azione, iniziata con il Piano nazionale di prevenzione sismica promosso da CasaItalia, che razionalizzi e renda il patrimonio pubblico sicuro ed utilizzabile senza rischi per la vita, a cominciare dalle scuole. La memoria va sempre alle 3.32 del 6 aprile, se solo quella maledetta scossa avesse ritardato di poche ore, migliaia di bambini, studenti, lavoratori si sarebbero trovati in immobili insicuri che sono purtroppo miseramente crollati”.
“Il tema della sostenibilità, e della transizione ecologica deve includere la prevenzione del danno sismico, è una grande sfida per il paese che la Segretaria Elly Schlein ed il nuovo Pd possono prendere in carico. La Presidente Chiara Braga ha su questi temi una spiccata sensibilità e sono certa che si faranno cose buone”, conclude.