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Terremoto Ischia: salvi i fratellini rimasti per ore sotto le macerie

Due donne morte, 39 feriti di cui uno molto grave, salvati tre fratellini rimasti per ore sotto le macerie: è questo il bilancio del terremoto di magnitudo 4.0 che ha trasformato una tranquilla serata estiva in incubo per le 250.000 persone che si trovano a Ischia, invasa dai turisti come ogni agosto. La scossa, registrata a una profondità di appena cinque chilometri appena a largo dell’isola del Golfo di Napoli. Sette palazzi sono crollati a Casamicciola, sulla costa nord, già teatro di un disastroso sisma nel 1983 che causò 2.300 morti.
 

Alle 4 del mattino i Vigili del fuoco hanno estratto vivo e in buone condizioni dalle macerie Pasquale, neonato di sette mesi che era il più piccolo di una famiglia rimasta sotto le macerie di una palazzina del Purgatorio, a Casamicciola. Più tardi è stato salvato Mattias, di sette anni e poi anche il fratello più grande, l’11enne Ciro che ha avuto la freddezza di spingere Mattias sotto il letto e poi di guidare i soccorritori, malgrado le oltre 12 ore di calvario. È stato necessario rimuovere con grande cautela i detriti di cemento armato del solaio del secondo piano di una palazzina che in origine era stata costruita su un solo piano, con tavole di legno e travi di ferro. La mamma Alessandra e il papà Alessandro, rimasti lievemente feriti nel crollo, erano presenti e hanno seguito con trepidazione i soccorsi fino al ricovero all’ospedale di Lacco Ameno.
 

Alle 20 e 57 c’è stato un boato seguito da un lungo moto sussultorio di una decina di secondi che ha spaventato la gente, riversatasi per le strade. Una donna anziana è morta a Casamicciola dopo essere stata colpita dai calcinacci caduti dalla chiesa di Santa Maria del Suffragio. Un’altra donna è morta sotto le macerie di una palazzina di Casamicciola ma non è ancora stata estratta. Dei 39 feriti, 10 sono lievi e già in corso di dimissione.
 

Tettoie cadute e cedimento di porzioni di struttura anche in altri comuni dell’isola, come Forio e Lacco. Numerose le case inagibili, 2600 gli sfollati, 2000 a Casamicciola e 600 a Lacco Ameno. Saranno distribuiti tra alberghi, due scuole, il campo sportivo in cui è stato creato un punto di accoglienza.
Intanto è fuga dei turisti dall’isola: nella notte, grazie a tre corse appositamente organizzate sotto il coordinamento del Comando generale delle Capitanerie di Porto, hanno lasciato l’isola 1.051 persone e fin dal mattino si sono crete lunghe code agli imbarchi.
 

«Non è normale che un terremoto simile determini crolli di edifici ed evacuazione di ospedali», ha denunciato Egidio Grasso, presidente dell’Ordine dei geologi della Campania, «le cause potrebbero essere ricercate negli effetti di amplificazioni sismiche locali o nelle costruzioni abusive realizzate senza alcuna verifica sismica».

 

 

Fonte: AGI

 

Foto di: metwoweb.eu

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