La Procura della Repubblica di Rieti aprirà domani un fascicolo a modello 45 (notizie di reato che il Pm ha acquisito di propria iniziativa o che gli sono state comunicate e che andranno verificate, ndr) sulla vicenda relativa all’uso delle donazioni alle popolazioni terremotate fatte attraverso il numero solidale 45500, e che ha portato a raccogliere 33 milioni di euro.
Ad aprire questo fronte è stato ieri pubblicamente il sindaco di Amatrice, Sergio Pirozzi, il quale nei prossimi giorni sarà sentito dal magistrato. Lo si apprende da fonti giudiziarie. Al momento, secondo la Procura di Rieti, non ci sarebbe nessuna ipotesi di reato, né indagini in corso, ma soltanto l’esigenza di verifiche sul percorso fatto dalle donazioni effettuate via sms.
Terremoto, raccolta fondi tramite sms: il Codacons presenta un esposto
In attesa che la Procura di Rieti valuti se dopo la denuncia pubblica ieri del sindaco di Amatrice, Sergio Pirozzi, ci siano gli estremi per aprire un fascicolo d’indagine sulla vicenda della destinazione delle donazioni alle popolazioni terremotate attraverso gli sms solidali, ecco il Codacons annunciare già l’intento di presentare un esposto presso la stessa procura sabina, ipotizzando il reato di truffa aggravata. Lo dice in una nota il presidente dell’Associazione di Tutela dei Consumatori, Carlo Rienzi, chiedendo alla magistratura di «fare piena luce sulle dichiarazioni del primo cittadino di Amatrice e sulle risorse pubbliche raccolte, perché eventuali distrazioni o utilizzi diversi dei fondi destinati ai territori colpiti dal sisma».
Rienzi dice anche che «fin da subito abbiamo chiesto massima trasparenza sulla destinazione dei fondi raccolti per l’emergenza terremoto, considerato il moltiplicarsi di iniziative di solidarietà con le quali si chiedeva agli italiani di donare soldi in favore delle famiglie colpite dal sisma. Le risposte pervenute sono state del tutto insoddisfacenti e la situazione denunciata dal sindaco di Amatrice conferma i nostri allarmi».
Terremoto, sms solidarietà, Pirozzi: «L’operazione sms è stata poco trasparente»
«L’operazione sms per me è stata poco trasparente, e ha deluso la popolazione». Dopo il sindaco di Amatrice, Sergio Pirozzi, anche il primo cittadino di Accumoli, Stefano Petrucci, solleva dubbi sulla ripartizione e la destinazione dei fondi raccolti con i messaggi di solidarietà dopo il terremoto dell’anno scorso.
Per Petrucci, primo cittadino del borgo che fu epicentro del sisma del 24 agosto, l’intera operazione ha mancato di trasparenza. Poche ore prima anche un altro sindaco, Aleandri Petrucci, primo cittadino di Arquata del Tronto, Comune delle Marche che confina con il territorio di Accumoli, aveva esternato più di una perplessità sulla destinazione della quota dei fondi dedicata alla sua Regione.
Fonte: AGI
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