“Le aree dell’Appennino centrale interessate dagli eventi sismici vivono una situazione di particolare difficoltà: la crisi sanitaria dovuta al Covid è infatti intervenuta su territori pesantemente colpiti dai terremoti e che non sono ancora stati in grado di rialzarsi, fiaccando ulteriormente la struttura sociale e produttiva”. E’ quanto viene scritto nel rapporto “La ricostruzione dell’Italia Centrale nel 2020”, nel quale il commissario straordinario Giovanni Legnini sottolinea che “la capacità di resilienza di queste aree è stata in questi anni fortemente indebolita e per realizzare le condizioni di una ripresa è necessaria un’azione che preveda interventi coordinati, mirati e rafforzati, anche in riferimento a quanto indicato dagli obiettivi del Recovery Plan”.
“L’intervento relativo alle aree del terremoto nel Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) approvato dal Consiglio dei ministri il 14 gennaio scorso prevede una dotazione finanziaria specifica di un miliardo e 780 milioni di euro a carico del Recovery Fund-Pnrr”, si legge nel report. E si aggiunge: “Le misure specifiche collocate sul Recovery Fund trovano riferimento nei progetti presentati dall’Ufficio del commissario straordinario e dal Dipartimento Casa Italia e che prevedono interventi complementari alla ricostruzione pubblica e privata, quali la rigenerazione urbana, il sostegno al sistema delle imprese, la promozione di centri di ricerca universitaria, il sostegno all’economia circolare ed alla valorizzazione delle risorse ambientali, la promozione delle imprese creative, sociali e collegate alla valorizzazione del patrimonio ambientale e turistico”.