Poco dopo le 7, due scosse di terremoto sono state percepite in varie zone delle Marche, da Ancona a Fano e Urbino. Sono state numerose le scosse rilevate dall’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia al largo della costa marchigiano-pesarese. La più forte è stata di 5.7 alle 7.07, poi un’altra di magnitudo 4 alle 7.12. Poi, tra le 7.15 e le 7.35, l’Ingv segnala altre nove scosse da 3.6 a 2.4. Sono una ventina le scosse di magnitudo superiore a 2 che si sono susseguite dopo la prima di 5.7 nella costa adriatica tra Fano e Pesaro. Dalla lista dei terremoti dell’Ingv risulta che la più forte è stata di punto 4, seguita da una di 3.8. La scossa è stata avvertita in tutta l’Italia centrale
La gente si è riversata in strada e i vigili del fuoco hanno ricevuto diverse segnalazioni di crepe e fessurazioni nelle pareti delle abitazioni. La clinica privata Villa Igea di Ancona sta evacuando parzialmente la struttura. Sono stati chiusi al pubblico anche alcuni ospedali. Il traffico ferroviario è stato sospeso in via precauzionale sulla linea Adriatica. Ad Ancona, Fano, Pesaro, Urbino e Senigallia le scuole sono rimaste chiuse. L’Ingv ha smentito il rischio maremoto.
A Palazzo delle Marche, sede dell’Assemblea legislativa, sono caduti alcuni frammenti di intonaco negli uffici. Nel frattempo il personale del Consiglio regionale delle Marche è stato invitato a rimanere a casa in lavoro agile.
Fonti di Palazzo Chigi, citate dal Corriere della Sera, fanno sapere che la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, è in “costante contatto con il Dipartimento di Protezione Civile e con il presidente della Regione Marche per seguire l’evoluzione della situazione”.