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Alba Off, dopo Ferragosto ne vedremo delle belle

Porte aperte al progetto culturale e sociale, in collaborazione con A.N.F.F.A.S. di Avezzano, durante la rassegna teatrale. Breve pausa a Ferragosto per poi ripartire con 4 eventi-spettacolo nell'anfiteatro romano di Alba Fucens.

Prosegue la terza edizione di Alba Off all’anfiteatro romano di Alba Fucens.

La rassegna teatrale indipendente organizzata dal Teatro Off Limits di Avezzano e dalla compagnia Teatranti Tra Tanti, patrocinata dal Comune di Massa D’Albe e dal Comune di Avezzano, dalla S.A.B.A.P Abruzzo e con il sostegno della Fondazione Carispaq, si ferma per una breve pausa nel giorno di Ferragosto per ripartire dal 16 agosto fino al 20.

Tra le novità che contraddistinguono la terza edizione anche la realizzazione di “AlbaOFF-LAB, un sostegno sicuro” il progetto culturale e sociale, nato dall’idea della project manager Cinzia Pace, che si svolge nel parco archeologico di Alba Fucens, a cura di Emanuele D’Andrea, Rossana Alessandrini, Alessandro Martorelli e Antonio Pellegrini e realizzato con il contributo della Fondazione Banco Di Napoli. Considerato il delicato momento storico e sociale in cui viviamo, il Teatro Off (Limits) e la compagnia Teatranti Tra Tanti hanno deciso di attivare uno stage culturale in collaborazione con l’A.N.F.F.A. S. di Avezzano, associazione che si occupa della tutela dei diritti di persone con disabilità intellettive e/o relazionali. I ragazzi dell’A.N.F.F.A.S. hanno preso parte al laboratorio di “Lettura interpretativa” con il docente Antonio Pellegrini, di “Principi di allestimento di uno spettacolo; di “Drammaturgia, regia e allestimento spettacolo” con il docente Alessandro Martorelli e ad una suggestiva visita guidata nel parco archeologico di Alba Fucens con incursioni teatrali. L’ultimo incontro cui parteciperanno sarà dedicato alla realizzazione di maschere teatrali con il docente Emanuele D’Andrea.

Gli spettacoli previsti nella seconda parte della rassegna

16 agosto (ore 21): ‘I Matti di Dio’ in anteprima nazionale:

Federico Perrotta veste i panni del ‘Messia d’Abruzzo’. Tutto ha inizio con un gruppo di amici che, come da tradizione, gira l’Italia per raccontare la storia di un uomo di origine vestina, nel pescarese; costui è Oreste De Amicis, meglio conosciuto come il “Messia d’Abruzzo” che sarà interpretato dal capocomico Domenico nella nuova produzione Uao Spettacoli. A vestire i suoi panni sarà l’attore abruzzese Federico Perrotta, affiancato da tre compagni di scena che invece interpretano vari personaggi che hanno avuto a che fare con lui. Sul palco come un’Armata Brancaleone, irrompono Andrea D’Andreagiovanni, Massimiliano Elia, Giacomo Rasetti accompagnati da musiche dal vivo e da canzoni del repertorio abruzzese arrangiate in chiave moderna, coreografate ed interpretate dai quattro. “I Matti di Dio, ovvero la vera storia del ‘Messia d’Abruzzo’ – così ne spiega l’origine Perrotta – nasce da un’intuizione di Ariele Vincenti, storico collaboratore di Simone Cristicchi, che guardandomi in uno spettacolo che ho fatto tempo fa, mi associò lasciandomi senza parole, alla figura del ‘Messia d’Abruzzo’, e mi raccontò di una storia che a molti, compreso al sottoscritto, è sconosciuta”. Scritto e diretto da Ariele Vincenti, si tratta di uno spettacolo che mostra un pezzo d’Abruzzo mai perso che torna a vivere; questa è storia vera che viene spolverata e tramandata grazie anche ad una comicità senza tempo: “durante delle ricerche che stavo facendo tra le montagne e i paesini dell’Abruzzo ho trovato la storia di Oreste De Amicis. La prima cosa che mi ha colpito è il suo stare sempre dalla parte degli ultimi, dargli voce e dignità pagando lui in prima persona – spiega Ariele Vincenti.

17 agosto (ore 21): “Live in Alba Blues” con Shanna Waterstown

Shanna Waterstown è considerata una delle più interessanti voci blues femminili degli ultimi anni. Nata nel Sud degli Stati Uniti, è cresciuta nelle “churches” della sua città cantando prevalentemente gospel, per poi trasferirsi a New York, poco più che adolescente. In quel nuovo contesto entra a contatto con il jazz e il musical. Queste nuove espressioni musicali uniti ad alcuni fortunati tour ln giro per il mondo, con artisti del calibro di Buddy Guy, la portano ad avvicinarsi sempre più a Parigi, città che nel giro di pochi anni diventerà la sua nuova sede abitativa. Il suo ultimo lavoro discografico, Inside My Blues, ha incontrato il parere più che favorevole di pubblico ed addetti ai lavori che l’hanno consacrata all’unanimità come la voce più autorevole della nuova scena mondiale. La sua band è composta da musicisti di consolidata esperienza che vantano collaborazioni di prestigio con artisti dell’ambiente Rock, Blues, Soul, Funky internazionale.

18 agosto (ore 21): “A letto dopo Carosello”, di e con Michela Andreozzi

Raffaella Carrà duettava con Topo Gigio, le domeniche erano solo in bicicletta, dalla Malesia arrivava Sandokan, l’Italia ancora perdeva i Mondiali, si passavano le serate con Sandra e Raimondo, pane burro e zucchero a merenda, l’Almanacco del giorno dopo, gli amici del cortile. E si andava sempre A LETTO DOPO CAROSELLO. Era la metà degli anni ‘70, il decennio più rivoluzionario, entusiasmante ed emozionante della nostra storia. In un esilarante viaggio interattivo accompagnato dalle musiche, atmosfere e i colori dell’epoca, Michela Andreozzi dà il suo personale omaggio alle icone di quegli anni, da Franca Valeri a Gabriella Ferri, passano dal bianco e nero al colore, dalla comicità leggendaria del sabato sera al sinistro fascino degli sceneggiati, dai motivetti delle pubblicità alle sigle dei telefilm, dalle rubriche ai varietà che hanno reso indimenticabile la nostra televisione. Sullo sfondo la vita reale di quegli anni intensi, così vicini e diversi, le tragicomiche vicende di una bambina qualsiasi e della sua famiglia, la scuola, gli amici, le vacanze. Un’epoca che fa bene al cuore ricordare, soprattutto in un momento storico in cui c’è bisogno di tenere a mente che siamo stati leggeri, coraggiosi e pieni di fiducia. E forse possiamo esserlo ancora.

20 agosto (ore 21): “Lo Zingaro” con Marco Bocci

In un monologo emotivo ed appassionante Marco Bocci racconta la storia esemplare di un pilota di auto sconosciuto il cui destino è però indissolubilmente legato ad un mito della Formula 1: Ayrton Senna. Ricostruendo in parallelo la vicenda personale dello Zingaro e quella di Senna, il racconto rintraccia coincidenze, premonizioni, intuizioni che quasi segnano il destino dello Zingaro. Il primo incontro con Senna, il primo gran premio visto dalla pista, il rapporto con il padre, il primo go-kart, la scelta di correre, il legame profondo con la famiglia e il desiderio di crearne una propria dopo il divertente incontro con la moglie. E ancora Senna, Senna ovunque. Senna è davanti agli occhi dello Zingaro in ogni curva, in ogni scelta. Lo Zingaro cerca sé stesso attraverso un legame quasi ossessivo con il grande campione brasiliano morto ad Imola il primo maggio 1994.

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