Lo scorso anno, di questo periodo, 290 podisti giunsero a Trasacco per dar modo alle loro gambe e ai loro sguardi di confrontarsi con una corsa invernale assolutamente non fine a sé stessa, ma diretta a veicolare altrove il sapore della caratteristica terra della Vallelonga. #Drittoperdritto. Anzi, diritto e diretto al cuore. Questo l’hashtag prescelto per la sfida tutta invernale dello sport Made in Marsica: torna, per la sesta volta e, quindi, per la sesta edizione consecutiva, il Winter Trail di Monte Labbrone a Trasacco. Un appuntamento, questo, con lo sport innamorato dell’aria pura di montagna. Al timone dell’organizzazione, ancora una volta, l’Associazione sportiva dilettantistica Plus Ultra, presieduta dall’atleta Alvise Di Salvatore, mastro ed artigiano di un tipo di gara che mira a riscoprire non solo il cammino di corsa a piedi, ma anche tutto ciò che gli gira attorno, bellezze naturalistiche e turistiche incluse.
«Il Winter Trail di Monte Labbrone – dice – si svolgerà la mattina del 5 febbraio prossimo, quindi questa domenica, a Trasacco, con partenza alle ore 10 del mattino, da via Roma. Si tratta della sesta edizione, la quale verrà corsa su 14 chilometri di strada, suddivisi – afferma Alvise – in tre chilometri di asfalto e in 11 chilometri di sterrato. Punta di diamante della manifestazione, ovviamente, sarà il Monte Labbrone: un piccolo paradiso montano trasaccano, che fa da alto ‘custode’ alla cittadina marsicana stessa del Fucino, con i suoi 1099 metri di altezza sul livello del mare», specifica.
Quest’anno la corsa ha preso la piega della spettacolarità, proprio perché, per la prima volta in assoluto, sarà effettuata fuori asfalto, quindi, non su strada, ma dritta e diretta verso la montagna. Ci si arrampicherà, di fatti, per così dire, in cima al monte Labbrone: da qui, è partito l’hashtag di tutta la manifestazione marsicana: dritto per dritto, quindi, per circa 400 metri solamente, il percorso salirà sul dorso di questo piccolo paradiso terrestre. La sana e buona follia, quindi, connessa all’attività dei podisti più estremi, qui si riverbera in tutte le sue sfumature e sfaccettature: «il percorso – spiega ancora il presidente della Plus Ultra – sarà, in questo modo, sicuramente più duro da portare a termine, ma chi partecipa al Winter Trail, parte già in anticipo con la voglia di mettersi alla prova su di un percorso affatto banale. Più è ostico il percorso di montagna, insomma, più lo si ama. Alla corsa, parteciperanno anche atleti provenienti da fuori Regione, come dalle Marche, ad esempio». Il Winter Trail è competitivo: verranno, cioè, premiati, alla fine della gara, i primi tre assoluti e i primi tre di ogni categoria prevista.
Sono già iniziate le prenotazioni: ad oggi, ben 120 corridori figurano nella lista dei podisti-turisti di Trasacco, anche se si è ancora in fase di prescrizione. Si attendono, alla fine, circa 300 atleti in totale. «Si tratta – continua Alvise Di Salvatore – di una corsa molto partecipata e molto seguita nel calendario degli appuntamenti col Podismo d’Abruzzo. Speriamo che il tempo mantenga. Per partecipare, bisogna essere tesserati o essere in possesso di regolare certificato medico agonistico. La corsa, comunque, è aperta a chi vorrà mettersi in competizione con un tracciato diverso».
Quando, sei anni fa, nacque, tra le mire espansionistiche della Plus Ultra, la volontà di dar animo ad una corsa invernale del genere, a monte vi era la caparbietà di promuovere la Vallelonga come centro turistico e come meta sportiva abruzzese naturalistica, proprio per valorizzare questo territorio montano. «Anche se – avverte Alvise – la ricettività della Vallelonga è ancora troppo scarsa. Bisogna, cioè, da territorio attrattivo quale siamo, essere capaci di calamitare più turisti possibili, anche sportivi, in modo che cresca la conoscenza del nostro Abruzzo e della nostra Marsica anche all’esterno. La nostra associazione sportiva è sempre entrata a gamba tesa nel panorama sportivo e sociale regionale, proprio per tentare di proporre manifestazioni che regalassero non solo al corpo, ma anche alla vista dei corridori, panorami mozzafiato e brividi sulla pelle e sul cuore. Il Winter Trail di Monte Labbrone si incardina proprio in questo spirito guerriero. Dobbiamo essere ricettivi ed accoglienti, per il resto la professionalità c’è tutta».
«Ma ciò che mi piacque di più a Trasacco, fu la vista che si godeva nei pressi di una vecchia torre bizzarra e pittoresca, quadrata alla base ma tonda alla sommità: essa domina l’ampio lago, con lo sfondo del Velino in lontananza», lo scrittore ed illustratore inglese Edward Lear, nell’800 lasciò ai posteri questo piccolo e prezioso ricordo del paese fucense in questione. Le bellezze della terra, si sa, sono eterne: saperle valorizzare attraverso il senso di una gara sportiva, significa saper guardare oltre la vittoria della gara stessa.