La bellezza dell’imprevedibilità, la magia della serendipità. Sono molti i punti di vista dai quali guardare e considerare una scoperta, quale quella fatta dal sindaco di Aielli, Enzo Di Natale, capitato, per caso, un comune giorno di 4 anni fa, sul sito internet ‘dimenticatidistato.it’. Quel giorno riaffiorò alla luce la memoria di un cittadino di Aielli, dato erroneamente per disperso dopo la sua deportazione in un campo di concentramento tedesco, negli anni del secondo conflitto mondiale. Si chiamava Mario Marco Angeloni, nato ad Aielli nell’ormai lontano 1921, e tornerà a casa il prossimo 25 ottobre.
«Conobbi Mario Marco Angeloni – scrive il sindaco sul proprio profilo Facebook – aiellese, con il viso lungo, il naso grosso, bocca regolare e capelli castani e lisci, nel 2013, quando, per caso, mi imbattei in un sito internet, ‘dimenticatidistato.it’, in cui era registrata una monumentale ricerca,portata avanti da Roberto Zamboni, avente l’obiettivo di rendere noti i luoghi di sepoltura di 19mila soldati italiani dimenticati nei cimiteri militari e dati per dispersi.Un lavoro sfociato nella creazione di un databasein cui sono raccolti i nomi dei quasi ventimila soldati erroneamente definiti ‘dispersi’, catalogati e suddivisi per Regione, provincia, comune e per luogo di sepoltura.Controllai immediatamente se vi fosse, tra i nominativi, un nostro paesano.C’era un milite, il ‘nostro’ Mario Marco Angeloni, sepolto a Francoforte sul Meno».
Chissà se era scritto, chissà se la sorpresa del sindaco di Aielli non sia stata un mero caso. Mercoledì 25 ottobre prossimo, però, quando le spoglie del soldato Mario Marco Angeloni torneranno, 72 anni dopo, a casa, la trama della casualità riallaccerà i fili con il senso di una vita che non finisce mai di sorprendere. L’indagine del sindaco, da quel giorno del 2013, è andata avanti costantemente. «Insieme a Mario Palerma, avviai una ricerca e mi recai presso l’archivio di Stato di Chieti per recuperare il suo Foglio Matricolare», prosegue il primo cittadino. «Il foglio ‘parla’ chiaro: il soldato Mario Marco Angeloni fu chiamato alle armi nel gennaio 1941, fu fatto prigioniero il 9 settembre 1943, poi fu trasportato in un campo di concentramento tedesco dove morì, nel maggio 1945».
Da Francoforte sul Meno le spoglie di Mario Marco Angeloni, a partire dal prossimo mercoledì, torneranno a riposare sulla terra natia di Aielli, precisamente saranno tumulate ai piedi del monumento ai caduti, durante una cerimonia che si terrà il 25 ottobre alle ore 11 e 30. «Un giusto tributo alla memoria del soldato Angeloni, che aveva solo 24 anni e che ha lasciato una fidanzata, un padre, una madre e poi fratelli e sorelle. Una famiglia, la sua, che pagò un tributo altissimo alla seconda guerra mondiale, con altri 2 fratelli, risucchiati dal conflitto e mai tornati». Marco aveva però anche altre due sorelle, Benedetta e Maria e un terzo fratello, Giovanni. «Informati del ritrovamento, i fratelli hanno fatto richiesta di rimpatrio.Purtroppo, in questi ultimi mesi, due dei tre congiunti hanno lasciato questa terra. Il destino gli ha tolto la possibilità di vivere il finale giusto di questa storia tragica».
Un piccolo ma importante lieto fine ci sarà, però, per la storia di Mario Marco Angeloni, perché da mercoledì riposerà, per sempre, sulla sua terra, tra il calore di chi resta della sua originaria famiglia e di tutta la sua gente, che potrà, così, onorare il suo soldato ritrovato.
Foto di: Luigi Mancini