“Tutti gli abruzzesi ricordano perfettamente i grandi disagi dello scorso autunno causati dai lavori che riguardarono per diverse settimane l’autostrada A24 e, in particolare, il traforo del Gran Sasso, con lunghe code e tempi di percorrenza raddoppiati e, in alcuni casi, addirittura triplicati. Per questo motivo, visto che diversi lavori torneranno a interessare questa importante arteria di collegamento tra i territori di Teramo e L’Aquila come confermato più volte nelle varie Commissioni Consiliari dal Direttore Generale della Regione Abruzzo, Antonio Sorgi, e dal Commissario Straordinario per la messa in sicurezza del Sistema Idrico del Gran Sasso, Pierluigi Caputi, ho scritto al Governatore Marsilio per chiedergli di convocare, con congruo anticipo, una cabina di coordinamento (ex comma 8 art. 4-ter D.L. 32/2019) convocando tutte le parti in causa al fine di conoscere quando partiranno effettivamente i lavori sulla A24 e quanti cantieri saranno presenti, in quel momento, su quelle che sono le vie alternative di collegamento, ovvero A14, A25 e S.S. 80”.
Questa la richiesta fatta dal Consigliere Regionale e Presidente della Commissione Vigilanza Sandro Mariani che, oltre che al Presidente della Regione Abruzzo, ha scritto all’Assessore al ramo Umberto D’Annuntiis, ai Presidenti delle province di L’Aquila e Teramo Angelo Caruso e Camillo D’Angelo ed al Sindaco dell’Aquila Pierluigi Biondi informando inoltre della sua lettera i sindaci del teramano, tutte le associazioni di categoria ed i sindacati. “Dopo il grande disastro fatto dal centrodestra solo pochi mesi fa, quando i vertici di Regione Abruzzo si fecero trovare totalmente impreparati all’avvio degli interventi sull’A24, ritengo sia fondamentale muoversi ora, in tempi non sospetti, coinvolgendo nella cabina di coordinamento tutti gli attori principali, ovvero Anas, Autostrade per l’Italia e Strada dei Parchi” prosegue il Presidente Mariani.
“Infatti al momento le vie alternative di collegamento tra le suddette province sono invase di cantieri e di lavori, che già creano code e rallentamenti, tanto che la situazione rischierebbe di diventare “esplosiva” con un avvio non programmato e studiato nei minimi dettagli degli interventi sull’autostrada A24 e sotto il traforo del Gran Sasso” prosegue Sandro Mariani. “Basta vedere l’inferno che si è scatenato oggi quando, a seguito della chiusura nel primo pomeriggio del traforo del Gran Sasso in direzione Roma, a causa di un’auto in fiamme, tutto il traffico da Teramo verso L’Aquila e la Capitale si è spostato sulla S.S. 80 che è andata letteralmente in tilt con code di diverse ore che hanno creato molti disagi e paralizzato letteralmente una delle vie di collegamento alternativo alla A24 che oggi risulta invasa da cantieri, strettoie e semafori”.
“Auspico quindi che stavolta i vertici di Regione Abruzzo abbiano fatto tesoro degli errori commessi in passato e convochino la cabina di coordinamento con il giusto anticipo, al fine di valutare come limitare al minimo i disagi per gli abruzzesi prima che i lavori già annunciati ripartano rischiando di danneggiare nuovamente tanti abruzzesi e diverse imprese privando la nostra regione del più importante collegamento viario sull’asse Adriatico-Tirreno” conclude il Presidente della Commissione Vigilanza.
Comunicato stampa