Sul registro degli indagati, con le accuse di omicidio colposo plurimo e lesioni colpose, sono finiti il presidente della Provincia Antonio Di Marco, il dirigente delegato alle opere pubbliche Paolo D’Incecco, il responsabile della viabilità provinciale Mauro Di Blasio, il sindaco di Farindola Ilario Lacchetta e il geometra comunale Enrico Colangeli.
Indagato anche il direttore del resort, Bruno Di Tommaso, al quale l’accusa contesta la violazione dell’art. 437 del codice penale che punisce l’omissione del “collocamento di impianti, apparecchi, o segnali destinati a prevenire disastri o infortuni sul lavoro”.
La Procura, tuttavia, non conferma l’identità dei destinatari degli avvisi di garanzia in quanto le relative notifiche stanno giungendo in queste ore. Nella tragedia dell’hotel Rigopiano i superstiti furono undici.
Fonte AGI
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