“Ho avuto un momento di buio, un black out mentale. E sono pentito del gesto”.
Così Luigi Cellini, 77 anni, di Trasacco (L’Aquila), che lo scorso 5 maggio ha cercato di uccidere, a coltellate, don Francesco Grassi, 58 anni, parroco della basilica dei Santi Cesidio e Rufino a Trasacco. Ha sferrato diversi fendenti mentre il religioso era in chiesa.
Il pensionato, rinchiuso nel carcere di Lanciano (Chieti), è stato ascoltato nei giorni scorsi dal gip del Tribunale di Avezzano, Daria Lombardi, e dal pm, il procuratore capo di Avezzano, Maurizio Maria Cerrato.
“Ha risposto alle domande – dice all’Adnkronos il suo difensore, l’avvocato Antonio Milo – E ha spiegato che si è trattato di un raptus. Ce l’aveva con delle persone per questioni legate ad una confraternita, ma il sacerdote non c’entra nulla”.
Al termine dell’interrogatorio, durato circa un quarto d’ora, l’anziano, che deve rispondere del reato tentato omicidio, dopo la convalida dell’arresto, ha ottenuto i domiciliari.
Intanto il parroco, che ha riportato ferite non gravi, è uscito dall’ospedale ed è già tornato a dire messa, perdonando l’aggressore.