Ripartire, ricominciare, riniziare da un punto zero, con più grinta di prima. Anzi forse da un punto sotto zero, vista la terribile parentesi, per certi versi ancora aperta, della pandemia globale. Vittime silenziose del virus e della perdita di socialità che c’è stata, sono stati gli studenti e le studentesse.
Questa la lettera social integrale, rivolta ai ragazzi, pubblicata dal primo cittadino del Comune di Trasacco, Cesidio Lobene per la fine dell’anno scolastico.
“Cari studenti,
si è appena concluso un anno pesante, abbiamo affrontato ogni giornata in attesa delle successive direttive.
Voi avete, più di chiunque altro, subito questa condizione di incertezza.
Ansia, confusione e voglia di ripartire… voglia di riabbracciare i compagni, di strizzare l’occhio al vicino di banco, di aiutarsi e di essere aiutati.
Voglia di contatto umano, di confronto con il docente, voglia di attendere il suono della campanella.
Perché a scuola non conta esclusivamente ciò che si studia, ma conta ancor di più ciò che si vive.
Il docente non si limita a trasmetterci la sua sapienza, attraverso la lezione, ma ci trasmette la sua esperienza e ci accompagna nel percorso di crescita e di maturazione. L’insegnante ci educa, assumendo le vesti di un genitore.
I compagni, al tempo stesso, divengono la nostra famiglia, condividono con noi la nostra quotidianità e non vediamo l’ora di tornare a scuola il giorno successivo per raccontarci e farci raccontare.
Abbiamo attraversato alti e bassi durante questo anno, momenti in cui dominava la speranza e altri in cui dominava lo sconforto.
Voi siete riusciti ad affrontare le avversità nel migliore dei modi, aiutando anche talvolta i docenti alle prese con la tecnologia.
È ora giunto il momento di riposare, nella speranza di ripartire a settembre in condizioni migliori.
Per chi invece dovrà sostenere gli esami mando un grande in bocca al lupo, pensate che vi aspettano gli ultimi sforzi e poi potrete godervi il meritato riposo.
Siete il futuro, non dimenticatelo.
Ringrazio voi studenti per aver stretto i denti, ringrazio i docenti per essere stati accanto ai ragazzi e alle loro famiglie, ringrazio la Dirigente per l’enorme sforzo impiegato e tutto il personale scolastico.
Un abbraccio grande”.