«In queste ultime ore si sono materializzate nel settore del trasporto pubblico locale, le conseguenze nefaste di alcuni provvedimenti che sono stati assunti dal precedente governo regionale e purtroppo confermati e ribaditi dall’attuale Giunta Regionale. Ci riferiamo, nello specifico, alla decisione di trasformare alcuni servizi e tratte di trasporto pubblico locale ritenuti da sempre “essenziali” per i cittadini, in servizi commerciali legati, come è noto, unicamente a logiche di mercato e di profitto». È quanto dichiarato dalla CGIL Abruzzo Molise.
«Il cambio di compagine governativa della Regione Abruzzo, aldilà della propaganda elettorale a tutela delle aree interne- continua il sindacato – non ha cambiato la strategia e l’indirizzo, confermando la trasformazione in linea commerciale del collegamento su Roma gestito dalla società Regionale Tua». Una decisione peraltro in assoluta antitesi rispetto a quanto riportato nell’ultimo rapporto Svimez che colloca l’Abruzzo al primo posto tra le regioni del sud per pendolarismo e dove oltre il 40% dei pendolari ha meno di 35 anni mentre quasi il 70% ne ha meno di 45.
«La Cgil chiede che il Consiglio Regionale provveda a modificare l’impianto dei servizi minimi ripristinando tra gli stessi i collegamenti da e verso Roma, prevedendo una adeguata contribuzione potendo peraltro attingere da un lato alle risorse economiche del bilancio regionale che si libereranno già a partire dal 2020 e, dall’altro, evitando di destinare risorse ad iniziative estemporanee prive di interesse generale e strategico per i nostri territori».