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Tribunali a rischio, si punta sul decreto pubblica amministrazione

I senatori presenteranno un emendamento unitario, Marsilio rilancia la legge regionale

Avanti tutta per la difesa dei tribunali abruzzesi: l’operazione proroga rilanciata ieri da sindaci, presidenti degli ordini e delle province nel corso dell’incontro con i parlamentari abruzzesi, dove ha partecipato pure il governatore Marco Marsilio, potrebbe arrivare attraverso il decreto di riforma della pubblica amministrazione in discussione al Senato. E’ qui che, entro mercoledì, giorno della scadenza per il passaggio in prima e seconda commissione, che dovrebbe arrivare un emendamento unitario: l’obiettivo auspicato da tutti, amministratori, avvocati e parlamentari è quello del documento congiunto. In questo senso si sono espressi tutti gli intervenuti, a partire dalla senatrice Gabriella Di Girolamo (che ne ha già presentato uno), ai colleghi Alberto Bagnai e Luciano D’Alfonso, mentre i deputati, Stefania Pezzopane, Antonio Martino, Camillo D’Alessandro, Carmela Grippa, Gianfranco Rotondi, Antonio Zennaro hanno assicurato il sostegno della loro parte politica.

“Sappiamo che ci sono decreti in conversione”, ha affermato il sindaco, Gianni Di Pangrazio (coordinatore dell’iniziativa), aprendo la riunione, “e i presidenti dei tribunali di L’Aquila e Chieti hanno manifestato le difficoltà ad accogliere i quattro in chiusura. Questa battaglia è condivisa anche dalla Regione e dai Vescovi che sono pronti a far sentire la loro autorevole voce in difesa dei diritti alla giustizia dei quattro territori. Dobbiamo trasferire queste esigenze a Roma per andare oltre i paletti di tecnici e ministeriali”. La chiusura con accorpamenti dei tribunali sarebbe un disastro. Un epilogo da evitare anche per il governatore abruzzese. “Questa è una battaglia comune”, ha ricordato Marco Marsilio, “confido che i parlamentari abruzzesi attueranno una strategia unitaria per la proroga che però non basta. La Regione ha approvato una proposta di legge: chiedo ai parlamentari di sensibilizzare i capigruppo per calendarizzare la proposta di legge in aula per portarla in aula per dare soluzione definitiva al problema senza più proroghe”.

Ipotesi apprezzata dalla senatrice Di Girolamo, che ha presentato la richiesta di proroga nell’ambito della legge 80. “La proposta della regione è buona”, ha affermato, “se condivisa dai gruppi si può portare in aula”. I parlamentari, almeno a parole, si sono detti favorevoli al gioco di squadra per la legge 80 definita “una buona opportunità” dall’onorevole Pezzopane, mentre il senatore Bagnai, chiamato a sensibilizzare i presidenti di commissione, ha affermato che “vale la pena impegnarsi su questa battaglia”.

Sul tasto proroga, naturalmente, hanno battuto i sindaci, i presidenti delle provincie e degli ordini degli avvocati che seguiranno le operazioni passo passo pronti a organizzare manifestazioni in loco o in trasferta a Roma per dare manforte ai parlamentari e far sentire ai tecnici del governo la volontà di un popolo che reclama il diritto alla giustizia di prossimità. Per dare ancor più forza all’azione in difesa dei tribunali è in programma anche il coinvolgimento del tessuto economico dei quattro comprensori.

Ora i senatori si raccorderanno per presentare un emendamento unitario entro mercoledì per la proroga di due anni, giorno in cui i sindaci, Gianni Di Pangrazio (coordinatore), Mario Pupillo (è anche presidente della Provincia di Chieti), Anna Maria Casini e Francesco Menna, il presidente della provincia dell’Aquila, Angelo Caruso, e i presidenti degli ordini degli avvocati, Franco Colucci, Luca Tirabassi, Vittorio Melone e Silvana Anna Vassalli, torneranno a riunirsi per fare il punto e decidere il da farsi.

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