Sindaci, Presidenti delle Province e degli ordini degli avvocati rilanciano la battaglia per la salvaguardia dei Tribunali di Avezzano, Lanciano, Sulmona e Vasto chiamano i parlamentari a sostenere l’iniziativa.
Per centrare l’obiettivo, amministratori e avvocati puntano in primis sulla proroga di almeno 2 anni della data di chiusura, -settembre 2022-, e agganciare la salvezza dei Tribunali abruzzesi e non solo, alla “riforma generale del sistema giustizia, da tutti auspicata e sbandierata come impellente e imminente. Una riforma”, hanno sottolineato tutti i presenti “che dovrà obbligatoriamente considerare le conseguenze assolutamente negative che la chiusura di Tribunali importanti in tutta Italia ha causato.
Quelle esperienze insensate dovrebbero condurre il Legislatore a ripensare radicalmente la “Geografia giudiziaria”, riportando indietro le lancette dell’orologio, ripristinando i circondari di una volta. Tutti insieme dobbiamo ribadire un programma coordinato, attento ai diritti dei cittadini, ancor più in un tempo di aggravamento delle crisi dovuto alla emergenza sanitaria e alle difficoltà finanziarie di imprese e famiglie”.
Ora, la nuova richiesta di proroga, dovrebbe essere legata alla pandemia e inserita nel decreto proroghe, i cui emendamenti possono essere presentati entro giovedì prossimo.
Il vertice con gli onorevoli, con all’ordine del giorno la proroga per i Tribunali, è stata fissata per oggi, martedì alle 19, sempre in collegamento video.
Nel corso della riunione i sindaci Giovanni Di Pangrazio (Avezzano), Anna Maria Casini (Sulmona), Francesco Menna (Vasto), Mario Pupillo, (nella doppia veste di primo cittadino di Lanciano e Presidente della Provincia di Chieti), Angelo Caruso (presidente della Provincia dell’Aquila), seppur con diverse sfumature, hanno sottolineato che la chiusura dei 4 Tribunali “sarebbe un disastro per i trasporti, la viabilità, l’economia e l’ambiente, quindi per la qualità della vita dei cittadini e delle imprese. Il risparmio poi sarebbe irrisorio”.
Pronti alla battaglia anche i presidenti degli Ordini degli Avvocati, Franco Colucci, Luca Tirabassi, Vittorio Melone e Silvana Anna Vassalli.
Una lotta che necessita del concorso politico più ampio possibile: per questo motivo i partecipanti al summit in collegamento video hanno convenuto sull’opportunità di un nuovo incontro, aperto ai “deputati al di là dei gruppi politici di appartenenza, per esercitare, tutti insieme, la necessaria e non più rinviabile pressione sul governo centrale e sul parlamento italiano per riprendere e rilanciare la lotta per scongiurare la definitiva chiusura dei quattro tribunali d’Abruzzo.
“Una lotta”, hanno affermato, “che dovrà, nuovamente e ancor più decisamente, interessare tutto il sistema istituzionale, culturale, sociale ed economico dell’Abruzzo meridionale, perché mezza regione giudiziaria sarebbe devastata dalla soppressione dei 4 tribunali. Il primo passo per evitare il peggio sarà quello di elaborare un ordine del giorno da presentare al governo attraverso i parlamentari abruzzesi. Le numerose risoluzioni dell’Unione Europea, unitamente ai continui interventi legislativi della Regione, secondo i partecipanti, mostrano la legittimità piena e univoca delle aspettative delle amministrazioni delle 4 città d’Abruzzo e dei territori di riferimento per mantenere i presìdi di giustizia.