Quaranta persone sono indagate, a vario titolo, per truffa ai danni dello Stato, compensazione indebita di imposta, concorso e altri reati fiscali.
Gli indagati si sarebbero resi responsabili di delitti contro il patrimonio e truffa.
L’indagine, partita dall’Agenzia delle Entrate dell’Aquila, ha investito la Marsica e diverse società del territorio.
In particolare, l’Agenzia – incrociando gli elementi delle banche dati – avrebbero riscontrato delle incongruità nelle compensazioni delle imposte: l’ipotesi è che i crediti utilizzati sarebbero stati creati artificiosamente.
Il titolare del fascicolo della Procura della Repubblica di Avezzano è il Pubblico ministero Maurizio Maria Cerrato.
Otto tra gli indagati dovranno rispondere del reato p e p. dall’art. 416 c.p. con riferimento agli artt. 6402 c.p. e 1O quater Dee. Leg.vo 74\2000.
Si tratta – secondo l’accusa – di delitti in danno degli Enti pubblici INPS ed INAIL, ovvero in danno dell’Erario dello Stato, attraverso la realizzazione di indebite compensazioni fra crediti di imposta fraudolentemente creati in dichiarazione di compensazione e debiti effettivamente maturati da imprese con dipendenti nei confronti dei suddetti Enti.
Frodi che sarebbero, inoltre, reiterate nel numero e nel tempo a fronte del quale gli associati ricevevano dalle Società che ne beneficiavano compensi prossimi alla metà della somma effettivamente dovuta ed oggetto della frode; compensi che erano loro corrisposti con pagamenti personali ovvero con pagamenti in favore delle società da loro controllate.
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