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Truffe dei chilometri scalati: sequestri anche a Teramo

Era scattata, 5 anni fa, una vasta operazione condotta dai carabinieri, che aveva coinvolto tre province. Ora sono stati bloccati anche immobili, conti e società.

Circa 253 truffe e frodi con profitti per oltre un milione di euro nel commercio di auto mediante l’artificiosa riduzione dei chilometri effettivamente percorsi dalle autovetture poste in vendita.

L’indagine eseguita dai carabinieri di Brecce Bianche ad Ancona, come si legge sull’Ansa Abruzzo, aveva portato all’esecuzione di misure cautelari ad Ancona, Teramo e Vicenza.

A distanza di cinque anni, ora i militari hanno eseguito anche un sequestro per confisca di beni immobili, mobili, conti correnti e società, emesso dall’Ufficio Misure di Prevenzione del Tribunale di Ancona a carico di nove cittadini romeni residenti nelle tre province per un valore di circa 4,3 milioni.

In particolare sono stati sequestrati una villa realizzata nei primi del ‘900 (valore circa 1,5 milioni), una villa con vista mare (2 milioni), entrambe ubicate ad Ancona, le partecipazioni societarie di otto società, tre concessionarie di auto con sede ad Ancona e nella provincia, 174 veicoli, conti correnti bancari e postali.

Gli acquisti degli immobili, effettuati con assegni circolari e senza accensione di finanziamenti né mutui, sono stati conclusi da persone apparentemente nullatenenti e prive di redditi ma con un’elevata liquidità da impiegare in diverse operazioni commerciali.

Questo elemento combinato al tenore di vita ostentato dai destinatari della misura di prevenzione, ha fatto ritenere che i beni siano stati acquistati con proventi di attività illecite sfociate già in diverse condanne. L’attività dei carabinieri segue il ricorso del Procuratore di Ancona per la misura di prevenzione accolto dall’Ufficio Misure di Prevenzione del Tribunale di Ancona.

L’indagine aveva dimostrato l’esistenza di un consolidato gruppo criminale che, nell’arco di due anni, si era reso responsabile di un numero impressionante di truffe nel commercio di auto.

Alcuni destinatari delle misura di prevenzione sono sono stati condannati dal Tribunale per associazione a delinquere finalizzata alla truffa; per altri è in corso il dibattimento ad Ancona. Da qui l’ulteriore impulso investigativo, la richiesta e la concessione delle misure di prevenzione.

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