L’ira dei pendolari assomiglia, questa volta, ad un abituale sketch che oscilla tra il comico ed il drammatico. L’antagonista della scena sembra essere, purtroppo, l’amico autobus che, pian piano, sta minando la fiducia dei suoi cari passeggeri. Lo stress accumulato dal giornaliero viaggio, esplode, di tanto in tanto, contro l’organizzazione delle corse, in particolar modo, lungo la tratta Avezzano-L ’Aquila. A schiarire le nubi dei malumori, però, è voluto scendere in campo proprio lui: lo stesso vertice della TUA, Società Unica Abruzzese di Trasporto S.p.A. il quale, intervistato, ha scelto di non proferire il classico ‘No Comment’ sulla questione trasporti Marsica, ma ha deciso di colmare alcune lacune d’informazione, con valigette 24ore piene di dati verificati.
E’ elevato il numero delle persone che aspettano, spazientite, dinanzi alla fermata, l’autobus che le porterà a destinazione. Secondo la versione dei pendolari, infatti, la quantità dei passeggeri sarebbe divenuta nettamente superiore rispetto alla disponibilità dei posti a sedere, ma il problema sembrava, in un primo momento, essere stato risolto: erano stati programmati, infatti, successivi bis che avrebbero dovuto permettere ai viaggiatori, rimasti fuori ‘posto’ dalla prima fermata, di salire e partire alla volta di casa pochi minuti dopo. Un’altra soluzione efficace, invece, sembrava quella collimante con l’arrivo del mezzo pubblico a due piani.
La cronaca della tratta L’Aquila-Avezzano, del giorno 29 settembre scorso, però, nonostante le soluzioni proposte, si è macchiata di commenti negativi da parte di chi ne ha subito gli spiacevoli inconvenienti. «Stavo aspettando il bis che l’autista mi aveva assicurato sarebbe arrivato dopo qualche minuto. Ne ho aspettati ben 10 di minuti ma nulla, il vuoto. Poi, un po’ scoraggiata, ho visto arrivare il mio autobus da lontano, ma, la verità, è che avevo aspettato per ben mezz’ora il suo arrivo», testimonia, in questo modo, una ragazza che ha raccontato l’episodio ad altri compagni di viaggio.
«Io non scendo finché non arriva il bis. – Queste sono state, invece, le parole di una signora, urlate contro l’autista del primo autobus che l’aveva invitata a scendere dopo che erano terminati i posti – Non è giusto che, ogni volta che arriva un autobus pieno, devo aspettare il secondo, sempre ritardatario per giunta».
In quello stesso istante, nello stesso mezzo, un giovane studente si è seduto sulle scalette, rifiutandosi di scendere. Dopo essere stato obbligato dall’autista a farlo, il ragazzo infastidito ha risposto: «Scendo solo per rispetto dei passeggeri a bordo».
Si è verificata, inoltre, durante la corsa di ritorno verso Avezzano, la fuoriuscita di un’enorme quantità di fumo dal mezzo a motore, la quale non ha reso più possibile proseguire il viaggio. I passeggeri sono dovuti scendere a causa della mancanza di aria all’interno del pullman e queste sono le parole di una ragazza che ha commentato l’accaduto: «Non si respirava; l’autista, trovandosi dinanzi a tutti, non si era accorto di cosa stava succedendo. Fortunatamente, un signore si è alzato per informarlo e subito dopo siamo tutti scesi nel bel mezzo dell’autostrada. Al freddo, abbiamo aspettato un altro autobus che venisse a prenderci».
Tutti questi episodi, riguardano, però, il periodo che racchiudeva i giorni di riapertura delle scuole, in concomitanza, inoltre, con l’inizio delle lezioni universitarie. In quest’ultimo mese, infatti, si sta notando un miglioramento nell’organizzazione, che va, pian piano, smorzando gli infastiditi commenti dei pendolari.
Il presidente della ‘Tua Abruzzo’, Luciano D’Amico, ha commentato, ascoltato dalla Redazione, che gli imprevisti riportati, corrispondono semplicemente «a dei casi eccezionali». Infatti, dopo essere stato contattato direttamente da InfoMediaNews.it, ha dichiarato: «L’età media dei mezzi è pari a 12,4 anni rispetto al valore nazionale in Italia che è pari a 13 anni. Con questo semplice benchmark è possibile intuire subito come l’età media dei bus in circolazione nella nostra regione è inferiore ai valori di altre regioni che raggiungono picchi anche di 15 anni ed 8 mesi. Non a caso l’efficienza della flotta consente all’azienda di raggiungere un valore pari a 99,5 % di cosiddetto ‘effettuato’ su circa 4.800 corse giornaliere che per noi rappresenta il principale indicatore di efficienza del servizio che si ottiene verificando quante corse programmate sono state effettivamente erogate».
Il presidente, ponendo una particolare attenzione sul territorio marsicano, dal quale ha ricevuto maggiori polemiche e puntualizzazioni, inoltre, ha affermato: «Il territorio marsicano è particolarmente monitorato dalla nostra società I mezzi Tua, ogni settimana, coprono circa 106 mila chilometri nell’area marsicana, per un totale di quasi sei milioni di chilometri all’anno. In altre parole, Tua garantisce circa 421 corse ogni giorno solo nel territorio marsicano, con una percentuale di realizzazione pari ad oltre il 99 % del programmato. Basti pensare – ha aggiunto D’Amico – che nelle prime tre settimane dalla riaperture delle scuole, su 8901 corse programmate, ne sono state realizzate 8881, cioè il 99,77%. Una percentuale particolarmente lusinghiera se paragonata ai dati nazionali relativi al medesimo periodo».
A seguito della conferenza stampa, svoltasi questa mattina alle ore 10,30 presso la sede centrale Tua di Pescara, inoltre, il presidente ha esaustivamente chiarito, attraverso specifici dati che hanno abbracciato ogni ambito della società di trasporti, le incertezze e le curiosità che si sono, con il tempo, venutesi a creare nei diversi territori della Regione Abruzzo, i quali, usufruiscono, giornalmente ed ampiamente di questo servizio.
Foto di AUTOBUSWEB