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Turismo, “Aree interne Abruzzo abbandonate dal Centrodestra”

"C'è una mancanza di progettualità a lungo termine". Ieri presentata interpellanza del consigliere M5S Taglieri: "Nel nostro territorio abbiamo attrazioni straordinarie, ma per cecità di investimenti, vengono lasciate morire".

“Il centrodestra conferma la mancanza di progettualità a lungo termine e lo stato di abbandono in cui stanno ancora lasciando le aree interne. Questo è quanto è emerso dalla Giunta Marsilio in risposta a una mia interpellanza sulla promozione del turismo nel territorio delle ex comunità montane Valsangro e Medio Sangro. Quanto sta accadendo intorno al lago di Bomba ne è il perfetto esempio: un’attrazione straordinaria per il nostro territorio che per la mancanza di investimenti e di infrastrutture viene lasciata morire, con tutte le attività produttive che qui erano presenti. Un comportamento totalmente inaccettabile che va avanti da decenni e che non è mai cambiato in questi due anni di Giunta Marsilio”.

Lo afferma il Consigliere regionale M5S Francesco Taglieri dopo la seduta di ieri del Consiglio regionale. “In queste aree – denuncia Taglieri – si era creato un flusso turistico importante grazie soprattutto agli impianti presenti in servizio al lago di Bomba. Un’attività partita da lontano e che, nel tempo, ha generato uno sviluppo economico a tutta l’area circostante. Parliamo infatti di una zona caratterizzata dalla presenza di un alto numero di siti di interesse turistici e naturalistici: dalle oasi protette quali la Riserva Naturale Regionale delle cascate di Rio Verde, la Riserva Naturale Regionale Abetina di Rosello, e la Riserva Naturale Lago di Serranella, oltre a siti di elevato rilievo storico culturale quali l’area archeologica di Monte Pallano e di Juvanum, ed il Castello di Roccascalegna o le Grotte del Cavallone a Taranta Peligna”.

Con la soppressione delle Comunità Montane e in assenza di un coordinamento chiaro, l’area è stata letteralmente abbandonata. Quelle strutture ricettivo-sportivo-ricreative, nate nei decenni scorsi e che cingevano il lago di Bomba, creando economia e accoglienza nel territorio della Regione Abruzzo, hanno cessato l’attività, tranne una che però rimane attiva solo nei mesi estivi, con pesanti ripercussioni sull’occupazione e sulla crescita del territorio. La soppressione del collegamento ferroviario del “Treno della Valle”, che aveva portato fino a 30 mila visitatori/anno, e le pessime condizioni delle strade interne non più oggetto di manutenzione, hanno aggravato ulteriormente la situazione”.

Approfittando della ripartenza estiva dopo l’emergenza pandemica, e sfruttando le possibili limitazione verso i viaggi all’estero, è urgente intervenire immediatamente per restituire forza alla spinta turistica di questa meravigliosa zona dell’Abruzzo. La risposta arrivata dalla Giunta Marsilio sembra confermare che il disinteresse per lo sviluppo di questa zona sia il solito degli anni scorsi e che non è previsto alcun tipo di intervento per recuperare un’area strategica per il turismo dell’Abruzzo”, conclude.

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