Nell’Ambito della manifestazione ‘Gente in cammino’ organizzata dal Comune di Collarmele in collaborazione con la DMC Terrextra Marsica per l’Abruzzo Open Day Summer 2018, si è tenuto l’importante convegno di presentazione del Progetto ‘Lungo l’antica Via Valeria: un percorso storico nell’Abruzzo contemporaneo’ realizzato con una collaborazione strategica e con il contributo economico delle DMC della Marsica, della Valle Peligna e dell’Altipiano delle Rocche, del Comune di Aielli e del Comune di Corfinio.
Ha portato i saluti della sua Comunità il Sindaco di Collarmele Antonio Mostacci . Il Presidente del Consiglio Regionale Giuseppe Di Pangrazio, nel suo intervento introduttivo, ha confermato il forte interesse della Regione Abruzzo nel sostenere progettualità che, come questa, hanno un alto valore culturale con rilevanza interregionale ed europea.
Il progetto è stato illustrato dalla dottoressa Emanuela Ceccaroni della Sovrintendenza Archeologica dell’Abruzzo, da Hermann Borghesi, archeologo, da Riziero Zaccagnini e Andrea Padovani dell’Associazione ‘Lungo la Via Valeria’ che hanno curato l’impianto storico, culturale e tecnologico del progetto. Sono seguiti gli interventi dei partners, il Sindaco di Aielli Enzo Di Natale che ha confermato il pieno impegno istituzionale ed economico del suo Comune, il Sindaco di Corfinio Massimo Colangelo e il direttore della DMC Terre d’Amore di Sulmona Claudio Ucci che hanno ribadito l’impegno per il territorio peligno.
La relazione conclusiva del Convegno, tenutosi alla presenza di un pubblico molto attento, è stata del Consigliere regionale Maurizio Di Nicola che, apprezzando i contenuti e l’avanzato livello di elaborazione, ha sollecitato la formazione di un partenariato territoriale capace di collegare un’elevata capacità di accoglienza da parte delle popolazioni locali, da sviluppare anche attraverso un forte coinvolgimento culturale ed operativo dei giovani e della scuola.
LA SCHEDA
Il progetto ‘Lungo l’antica Via Valeria’ ricostruisce il tracciato in Abruzzo che va da Oricola ad Alba Fucens, fino a Corfinio. Alba Fucens è città che ha avuto il ruolo indispensabile di avamposto per la conquista delle terre fino all’Adriatico, mentre la vicina Marruvium costituiva la città delle ville sul lago del Fucino,Alba, per le sue peculiari caratteristiche d’inespugnabilità, fu utilizzata spesso come luogo di confino per i nemici dello Stato. Alba, per le sue peculiari caratteristiche d’inespugnabilità, fu utilizzata spesso come luogo di confino per i nemici dello Stato. Con l’avvento dell’impero la funzione che Alba aveva fino allora svolto venne ad atrofizzarsi progressivamente in quanto Roma oramai non guardava più all’Adriatico e al Tirreno come ai suoi confini, ma era il Mediterraneo nella sua interezza su cui si appuntava il suo sguardo. Lentamente, ma con continuità la città fortezza si spopola e i suoi abitanti fondano i paghi attorno al Fucino, fra cui comincia a primeggiare Avejanus.
La prosecuzione della strada per Corfinio avvenne solo dopo l’89 a. C. a fine della guerra sociale, infatti la Valeria, uscendo da Alba, procede a mezza costa, in quanto il suo tracciato poté discendere in pianura solo dopo che l’imperatore Claudio ebbe prosciugato parzialmente il bacino del Fucino. La strada attraversa l’antica Cerfennia (Collarmele-Colle Imeo) nei pressi della quale, a Cerchio, stazione di cambio dei cavalli, si ha ragione di credere che esistesse un FanumCircis, dedicato a Circe, sorella di Angizia. E’ infatti accertata la frequente presenza, in vicinanza delle stazioni di posta, di santuari o di templi: il LucusAngitiae (Luco dei Marsi), il FanumVeneris (Venere vicino a Pescina). Da Cerfennia una strada secondaria portava a Marruvium (S. Benedetto dei Marsi) sulla sponda orientale del lago Fucino.
La Valeria sale poi a Forca Carosa (1107 metri) dove, nel passato , la neve si ammucchiava per altezze inverosimili, tanto da rendere impossibile il transito per mesi interi. E il Valico, dove si trovava l’arco di Livia, consorte dell’imperatore Augusto, fu il centro di un ampio territorio italico, punto di confine tra Marsi, Peligni, Vestini e, non distanti i Sanniti Pentri. La strada poi della Valeria scende dalla Forca nella conca di Superaequum e nel territorio di Statulae (Goriano Sicoli), fino a Corfinio, che, nella speranza delle popolazioni italiche, avrebbe dovuto costituire la capitale di un nuovo stato federativo: l’Italia. La parte fra Corfinio e il mare Adriatico (Ostia Aterni- Pescara) prese corpo di vera e propria via consolare soltanto sotto l’imperatore Claudio ed è per questo che la strada viene conosciuta come Via Claudia Valeria.
Il Progetto realizzato ha permesso di rilevare e documentare tutte le emergenze monumentali ed archeologiche presenti lungo il percorso, di ridefinire il tracciato originario della Via Valeria, di georeferenziarlo e coordinarlo con le altre valenze turistiche presenti sui territori attraversati, rendendolo fruibile su mappa con applicazione in rete, collegabile da ogni posizione. È stato inoltre definito il sito web e tutto il corredo grafico, cartografico, segnaletico e dei gadget. L’elaborazione sviluppata consente, una volta definita sul territorio la mappa dei servizi necessari per rendere fruibile il Cammino, di chiedere rapidamente l’iscrizione nell’Atlante regionale e nazionale dei Cammini.
Fonte: DMC Terrextra Marsica
Foto di: DMC Terrextra Marsica