«Non possiamo che essere dalla parte degli operatori turistici e dei balneatori che stanno faticosamente cercando di non far morire le proprie attività. Certo le parole del ministro della salute, Roberto Speranza dettate dal ruolo istituzionale, cozzano con la realtà dei tanti operatori del settore», ad affermarlo è Roberto Santangelo, vice presidente vicario del Consiglio regionale.
«La valutazione prudenziale circa la possibile apertura agli spostamenti tra le regioni deve necessariamente tener conto delle reali situazioni sanitarie delle singole regioni. La cautela e il buon senso, se non erano innate, gli italiani le hanno dovute acquisire durante questi due mesi di lockdown.
Le imprese non vivono dei se e dei ma. Hanno necessità di programmare gli interventi per adeguare, responsabilmente, le strutture alle numerose disposizioni di sicurezza sanitaria conseguente all’emergenza Codiv-19, come ad esempio i distanziamenti tra gli ombrelloni e tanto altro ancora.
Non si può pensare che gli imprenditori del settore turistico, con le proprie risorse, possano far fronte a queste disposizioni, adeguando le strutture e l’organizzazione generale dell’accoglienza senza avere quanto meno la possibilità di poter riaprire ai turisti italiani», ha aggiunto Santangelo.
«Nel nostro paese dove è stato imposto il divieto di uscire per due mesi, non si può continuare a sequestrare e minacciare gli italiani con un possibile ritorno alla chiusura se gli indici di contagio aumenteranno. Le precauzioni debbono essere massime ma al contempo si deve consentire un ritorno alla normalità, altrimenti rischiamo di avere ripercussioni sulle persone ed al contempo effetti ulteriormente negativi sull’economia.
Ritengo che sia ormai indispensabile permettere agli italiani di programmare le proprie vacanze, almeno per quelli che ne avranno la possibilità economica, perché rappresenta un ristoro psicofisico dopo questo lungo periodo di quarantena.
Le parole del ministro Speranza, a dispetto del suo cognome, gettano un velo di incertezza e se vogliamo di velata minaccia sul possibile ritorno alla chiusura delle attività».
Santangelo si appella, infine, al Presidente della Regione, Marco Marsilio.
«Conosco e apprezzo Marsilio per la sensibilità dimostrata nei confronti della realtà imprenditoriale abruzzese. L’appello è di farsi portavoce sui tavoli nazionali delle esigenze di apertura e libera circolazione dei turisti, sempre in osservanza delle misure di precauzione vigenti».