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Tutto il rosa del calcio morinese: mamme e figlie nel pallone


Il calcio non è uno sport per soli uomini. Fanciulle in calzoncini e calzerotti quante ne volete, che sia per lavoro, passione o puro passatempo. Non c’è ostacolo che regga, quando una donna si prefissa una meta, non c’è verso di cavargliela dalla testa. Ne sanno qualcosa le ragazze dell’ASD Lo Schioppo di Morino, fresche di debutto nel campionato regionale abruzzese di calcio a 5. Una realtà sportiva sana, modello di costanza e sacrificio. Lo scorso anno le morinesi hanno esordito nella competizione stagionale, inevitabile il gap con le avversarie, ormai rodate veterane, eppure mai è arrivato un cenno di resa. La crescita tecnica del gruppo è evidente, merito dello staff agli ordini di Luigi D’Amico, mister rigorosamente pro bono e promotore del progetto sportivo tutto al femminile. Sugli spalti, tra i compaesani curiosi, c’è la schiera delle mamme, tifose a tempo pieno e sostegno irrinunciabile per le belle calciatrici in verde e nero.

asd-lo-schioppo3«Questa è una realtà assolutamente positiva – si è confidata Patrizia Di Battista, mamma di Elisa e portavoce del gruppo ‘mums’ – rappresenta più di una semplice squadra di calcio, non solo per le nostre figlie ma anche per noi. Siamo entusiaste all’idea di seguirle sui vari campi di gioco, ci siamo tuffate tutte a capofitto in questa avventura perché è un’iniziativa sana. Le ragazze sono molto appassionate, ci mettono l’anima. Noi riconosciamo questo grande impegno e siamo fiere di loro. Essendo un’esperienza cominciata appena un anno fa, potete immaginare che sul piano tecnico le avversarie siano più preparate di noi, hanno un bagaglio alle spalle che le nostre figlie non hanno. Eppure i risultati ci sono e vedere l’impegno che riversano sul campo fa pensare che abbiano dato qualcosa di buono a questo paese».

Ciò che non si vede ma si muove dietro le quinte, è proprio il cordone robusto delle famiglie che, per scelta, si sonno fatte carico dei costi di un campionato dispendioso. Le difficoltà a prospettare la copertura dell’intera stagione calcistica, dal punto di vista strettamente economico, hanno reso necessario un lungo momento di riflessione, coinciso col caldo benevolo della scorsa estate.

asd-lo-schioppo2«L’aspetto economico – ha continuato Patrizia –  inutile nasconderlo, era quello che ci preoccupava di più. Con gli altri genitori abbiamo deciso di incontrarci per capire se esistesse una soluzione.  Da lì, abbiamo comunemente accettato l’unica alternativa possibile e cioè quella di autofinanziarci, dividendo i costi dell’intera stagione. Dopo aver tranquillizzato le nostre figlie ci siamo messe a lavorare e abbiamo buttato giù le prime idee, qualcuna ancora in fase di definizione. Sono sicura che avremo modo di fare tante cose assieme, abbiamo tanto entusiasmo».

Una macchina operativa che esalta, se fosse ulteriormente necessario, la riscossa della donna in un ambito, da sempre, considerato l’habitat naturale del maschio. Una presa di posizione chiara che, pur implicando un sacrificio economico non da poco, è ragione di entusiasmo e soddisfazione. E se vi chiedete cosa abbia spinto queste mamme a improvvisarsi manager del calcio a 5, presto detto: le passioni, quelle sane e genuine, vanno sostenute con ogni mezzo.

«L’unico obiettivo di noi mamme – ha concluso Patrizia – è quello di dare un futuro a questa squadra. Non dimentichiamo che il mister delle ragazze, Luigi D’Amico, come pure Luigi Petroni, suo vice, e Raffele D’Amico, preparatore dei portieri, stanno lavorando da un anno e mezzo senza percepire denaro, ma spinti solamente dall’amore di questa esperienza. Ora pensiamo soltanto a divertirci, godiamoci questa nuova stagione e il sorriso delle nostre figlie».

Dieci ragazze, un allenatore, un preparatore, un paese intero a fare il tifo e la carica delle mamme operaie. Non manca proprio nulla, tutto il rosa del calcio di Morino può aprire le danze.

 

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