Il grande cuore della Marsica, come già avvenuto per i rifugiati di Kabul nell’estate del 2021, torna a battere.
Divenuto simbolo di accoglienza e solidarietà, il territorio marsicano apre le proprie porte ai profughi in fuga dalla guerra in Ucraina.
Da quanto si apprende, 80 bambini, tutti orfani di padre, arriveranno la prossima settimana in Abruzzo.
Alcuni tra i piccoli profughi, riusciti a fuggire dall’inferno di Kiev, saranno accompagnati dalle proprie madri.
Si è messa in moto la straordinaria macchina dell’accoglienza ed è partita la corsa contro il tempo per trovare luoghi idonei per ospitare bimbi e mamme.
A Cerchio, come conferma il sindaco Gianfranco Tedeschi, sono già stati trovati i primi 20 posti.
“Abbiamo organizzato un primo luogo per ospitare questi piccoli, insieme al gruppo Alpini del territorio, che sta portando avanti un lavoro eccezionale, all’ostello comunale, ma stiamo cercando anche altri spazi”, spiega il sindaco.
Intanto, oggi pomeriggio, ad Avezzano si svolgerà in piazza Risorgimento, una manifestazione per sostenere il popolo ucraino: un momento per lanciare, tutti insieme, un messaggio di pace e fratellanza tra i popoli.