“Come parte della comunità accademica e civile aquilana, crediamo sia nostro dovere prendere una posizione netta contro la guerra che sta distruggendo l’Ucraina e far sentire la nostra vicinanza alle nostre colleghe e ai nostri colleghi ucraini e russi che sono in Italia per studiare e fare ricerca”.
È l’incipit della nota con cui, dall’Aquila, il Gran Sasso Science Institute (Gssi), i Laboratori Nazionali del Gran Sasso dell’Infn e l’Università annunciano per domani, venerdì 4 marzo, un sit-in in piazza Duomo dalle 11 organizzato da docenti, ricercatori, studenti e personale amministrativo.
“La nostra condanna delle azioni di Putin si accompagna alla solidarietà verso la popolazione ucraina e russa, inutilmente trascinata dalle logiche di potere in un barbaro conflitto che lascerà solo macerie, aumentando le disuguaglianze sociali ed economiche da entrambe le parti – scrivono – Chiediamo inoltre con forza al governo italiano di lavorare a una soluzione diplomatica che permetta il cessate il fuoco immediato e una conferenza di pace che fermi il dramma in corso e porti al disarmo nucleare”.
“Alla luce degli innumerevoli conflitti ancora attivi e particolarmente toccati da ciò che sta accadendo negli ultimi giorni in Europa, siamo convinti che in un mondo globale serva una risposta globale. Sentiamo pertanto il dovere morale di manifestare con forza il nostro rifiuto della logica della guerra come risoluzione delle controversie. Se ignorassimo questo richiamo ci sentiremmo complici! La nostra collaborazione quotidiana con persone provenienti da tutte le parti del mondo dimostra, ogni giorno – concludono Gssi, Laboratori Nazionali del Gran Sasso e Università dell’Aquila – come sia possibile contribuire insieme e collaborativamente alla società, senza distinzioni di origine o genere”.