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Ucraini: rinnovare accoglienza del sistema d’istruzione

Le nuove indicazioni operative per la gestione dell’accoglienza dei profughi ucraini in età scolare, fornite dal Ministero. Fino ad ora sono giunti in Italia 33.796 minori.

Secondo gli ultimi aggiornamenti del Ministero dell’interno, le persone in fuga dal conflitto in Ucraina giunte attualmente in Italia sono 91.137, di cui 33.796 minori.

Questi sono gli ultimi dati, seguiti da modalità di azioni operative, contenuti nella nota ufficiale firmata dal Capo Dipartimento per il sistema educativo di istruzione e di formazione, Stefano Versari, del Dicastero dell’Istruzione.

Sono ad oggi 17.657 gli studenti ucraini accolti nelle scuole del sistema nazionale di istruzione. Di questi, 3.728 bambini nella scuola dell’infanzia, 8.196 nella scuola primaria, 4.203 ragazzi nella scuola secondaria di primo grado e 1.530 in quella di secondo grado. Il 45% degli studenti profughi frequenta le scuole di Lombardia (22%), Emilia-Romagna (12%) e Campania (11%).

La situazione, ovviamente, come noto, è in continua evoluzione.

Sul sito del Ministero, non a caso, è stata predisposta una sezione interamente dedicata all’emergenza Ucraina (https://www.istruzione.it/emergenza-educativa-ucraina/), entro cui sono reperibili materiali informativi e didattici, riferimenti normativi, note, circolari ed indicazioni operative.

Costante è il contatto con la Commissione europea e gli Stati Membri dell’Unione. La Commissione europea, per offrire una risposta alle sfide derivanti dalla crisi ucraina, ha implementato con una sezione specifica la piattaforma “School Education Gateway” (https://www.schooleducationgateway.eu/it/pub/index.htm) in cui sono reperibili ulteriori risorse didattiche.

L’Amministrazione e le istituzioni scolastiche sono chiamate a governare la delicata fase di accoglienza dei profughi in età scolare e ad assicurare loro accesso ai servizi educativi, scolastici e formativi, in modo che a tutti sia garantito proseguire il percorso di istruzione nel sistema scolastico italiano.

Nella definizione delle procedure operative di assegnazione dei minori alle istituzioni scolastiche si richiama l’opportunità di salvaguardare, per quanto possibile e come indicato nelle precedenti note, le reti di relazioni, familiari o di comunità esistenti tra i profughi, e tra questi e gli ucraini già presenti in Italia.

Allo stesso tempo, occorre assicurare che l’inserimento degli studenti ucraini sia governato a livello territoriale, conciliando il più possibile bisogni dei profughi e spazi di accoglienza delle scuole.

In proposito, si ricorda che le circolari ministeriali sulle iscrizioni precisano che “nelle ipotesi di iscrizioni tardive…, gli Uffici di ambito territoriale degli Uffici Scolastici Regionali supportano il dirigente scolastico nell’individuazione di altra istituzione scolastica di destinazione nei casi di impossibilità ad accogliere l’iscrizione per motivi di incapienza delle classi”.

Gli Uffici scolatici regionali sostengono le istituzioni scolastiche, promuovono e coordinano il raccordo tra queste e gli enti locali, ai fini della distribuzione dei richiedenti iscrizione in ragione delle disponibilità effettive dei posti.

Classe di iscrizione

I minori stranieri soggetti all’obbligo di istruzione, e quindi anche i profughi ucraini, vengono iscritti alla classe corrispondente all’età anagrafica, salvo che il collegio dei docenti deliberi l’iscrizione dell’alunno ad una classe diversa, tenendo conto:

a) dell’ordinamento degli studi del Paese di provenienza, che può determinare l’iscrizione ad una classe, immediatamente inferiore o superiore rispetto a quella corrispondente all’età anagrafica;

b) dell’accertamento di competenze, abilità e livelli di preparazione;

c) del corso di studi eventualmente seguito nel Paese di provenienza;

d) del titolo di studio eventualmente posseduto.

Considerata la probabile carenza di documentazione che attesti gli studi in corso in Ucraina e, dun- que, sulla base degli elementi conoscitivi a disposizione, le istituzioni scolastiche valuteranno cia- scuna situazione considerando l’inserimento nella classe corrispondente al percorso scolastico pre- cedente, al fine di dare continuità, per quanto possibile, agli apprendimenti interrotti.

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