L’istituto tecnico agrario Serpieri di Avezzano si apre al mondo delle tecnologie e degli ultimi ritrovati, grazie allo strumento del patto educativo di comunità, previsto dal Piano Scuola.
“Il nostro patto si intitola ‘Tecnologie e Sostenibilità: nuove prospettive ecologiche in agricoltura’ – afferma la preside della scuola superiore, Cristina Di Sabatino – e vede coinvolti diversi stakeholder del territorio abruzzese, che sono veri e propri attori del nostro tessuto economico e lavorativo, afferenti ai più disparati ambiti della società. C’è il Comune di Avezzano, ad esempio, ma anche il Comune di Celano: il tutto teso ad una formazione non più ‘palla di vetro’, ma finestra sul cortile della vita”.
Nel patto, sono ricompresi, come soggetti portatori di interesse, anche l’Italdrone Academy Abruzzo e Flydrone Service, due società specializzate in corsi di formazione per il pilotaggio dei droni, strumenti utilissimi nell’agricoltura 4.0. E poi: l’Opoa Marsia, ossia l’organizzazione produttori ortofrutticoli abruzzese, la società agricola Lago d’Oro dei Fratelli D’Apice, la società agricola Agritec di Marcoberardini, Confcooperative Abruzzo, il Movimento Cristiano Lavoratori Abruzzo e Molise, l’Ordine dei Dottori Agronomi e dei Dottori Forestali, il Centro Assistenza Agricola degli agricoltori, la “Rete dei Borghi” e, infine, Hubruzzo Fondazione Industria Responsabile.
“Ognuno di loro – informa la dirigente scolastica – metterà a disposizione dei giovani alunni del Serpieri le proprie strutture, le proprie infrastrutture, le attrezzature e le professionalità al fine di trasformare il territorio in un contesto educativo diffuso. Cioè, in poche parole, far crescere le competenze degli studenti e, tramite, questa crescita, a cascata, far crescere nel futuro anche il territorio”.
Per la scuola il patto, formalizzato ieri, è stato fonte di grande soddisfazione. “Il Serpieri, in questo modo, si trasforma in un laboratorio vivo, aperto al territorio e, nello stesso tempo, il territorio diventa una scuola”.
Agricoltura 4.0, quindi, ma con uno sguardo puntato verso la sostenibilità. Si aprirà, perciò, una stagione nuova, fatta di corsi professionalizzanti, dibattiti, video-conferenze, seminari. Il patto, poi, avrà una durata biennale.
Alla fine, si svolgerà anche un evento annuale di Comunità in cui potersi confrontare sulle esperienze fatte e sulle prospettive future. “Particolare attenzione – conclude infine la preside – verrà posta anche verso i soggetti speciali, quelli più svantaggiati, che hanno bisogni particolati. Loro verranno coinvolti con attività dedicate nell’ambito dell’intero percorso formativo e di crescita”.