“𝗔𝘂𝘁𝗼𝗹𝗼𝗴𝗼𝘂𝘀 𝗯𝗼𝗻𝗲-𝗼𝗻-𝗮-𝗰𝗵𝗶𝗽 𝗺𝗼𝗱𝗲𝗹 𝗶𝗻 𝗲𝗺𝗲𝗿𝗴𝗶𝗻𝗴 𝗽𝗲𝗿𝘀𝗼𝗻𝗮𝗹𝗶𝘇𝗲𝗱 𝗺𝗲𝗱𝗶𝗰𝗶𝗻𝗲”. Questo è il titolo del progetto che è stato presentato nel Padiglione Italia, all’Expo Dubai 2020, per la Regione Abruzzo dall’Università D’Annunzio Chieti-Pescara.
Un progetto di caratura internazionale, ideato dalla professoressa 𝗢𝗿𝗶𝗮𝗻𝗮 𝗧𝗿𝘂𝗯𝗶𝗮𝗻𝗶 e realizzato con i ricercatori del laboratorio di cellule staminali e medicina rigenerativa.
La dottoranda originaria di Trasacco, nella Marsica, 𝗬𝗹𝗲𝗻𝗶𝗮 𝗗𝗲𝗹𝗹𝗮 𝗥𝗼𝗰𝗰𝗮, ricercatrice del 𝗗𝗶𝗽𝗮𝗿𝘁𝗶𝗺𝗲𝗻𝘁𝗼 𝗱𝗶 𝗧𝗲𝗰𝗻𝗼𝗹𝗼𝗴𝗶𝗲 𝗜𝗻𝗻𝗼𝘃𝗮𝘁𝗶𝘃𝗲 𝗶𝗻 𝗠𝗲𝗱𝗶𝗰𝗶𝗻𝗮 𝗲 𝗢𝗱𝗼𝗻𝘁𝗼𝗶𝗮𝘁𝗿𝗶𝗮 di soli 26 anni, negli Emirati Arabi ha avuto l’onore di illustrare il progetto.
“Mi piace rifarmi ad una delle citazioni di Rita Levi-Montalcini – ha detto la dottoranda ai nostri microfoni – quando raccontò di come la donna sia stata bloccata per secoli; quindi, quando la donna si avvicina alla cultura, è come un’affamata. Ed è vero: queste costrizioni del tempo, per lo più sociali e patriarcali, hanno tenuto la donna per tantissimi anni lontana dalla scienza, ma, al contempo, hanno automaticamente seminato una curiosità progressiva che, con l’andare avanti, si è trasformata in una dedizione incondizionata nei confronti proprio della scienza, da parte del genere femminile. Cosa mi sento di dire alle ragazze? Osate e credete nei vostri sogni, togliendo tutti i paraocchi degli stereotipi di genere”.