Martedì 7 luglio 2020 si è riunito in seduta straordinaria il Senato accademico dell’Ateneo aquilano per decidere in merito alle azioni da mettere in campo sulla gestione della Fase 3 dopo il periodo di emergenza sanitaria.
Si riporta di seguito il documento di sintesi della seduta del Senato accademico nel quale sono evidenziati i punti essenziali della gestione del post emergenza che vanno dalle modalità con le quali erogare la didattica, alle azioni rivolte al diritto allo studio, all’introduzione di una app che consentirà di gestire la disponibilità di spazi e di servizi rivolti agli studenti in condizione di massima sicurezza.
L’Università degli Studi dell’Aquila, a conclusione della fase 2 post-lockdown, in cui si è attuato un parziale ripristino delle modalità in presenza per lo svolgimento di alcune sedute degli esami di profitto e di laurea, si è dedicata all’organizzazione della fase 3, che interesserà il primo semestre dell’anno accademico 2020-2021.
Il percorso istruttorio si è articolato attraverso una serie di incontri della governance con i direttori di Dipartimento, le organizzazioni sindacali e le rappresentanze studentesche, ed è stato, infine, presentato dal Rettore in una riunione straordinaria del Senato Accademico, al fine di individuare le modalità migliori per rispondere all’emergenza, che seppure in forma attenuata, si protrarrà sicuramente sino all’inizio del prossimo anno.
Dal dibattito interno sono scaturite una serie di considerazioni e di proposte, di seguito riportate. La comunità accademica di UNIVAQ ha messo in campo risorse umane e infrastrutturali importanti per far fronte all’emergenza e pur riconoscendo che la didattica a distanza ha rappresentato uno strumento fondamentale per garantire il diritto e la regolarità degli studi durante il picco dell’epidemia, ritiene che la didattica debba essere un’esperienza formativa complessa, che comporti relazioni interpersonali trasversali, con i propri colleghi, oltre che longitudinali, con i propri docenti e l’appartenenza ad una comunità che si alimenta di istanze che vanno ben oltre quelle meramente cognitive. Tale comunità di persone ha responsabilità importanti, culturali, sociali ed economiche nei confronti dei territori di appartenenza.
Nel garantire la ripresa delle attività accademiche a partire dal prossimo mese di settembre, saranno quindi rispettati tre principi generali: la massima attenzione alla salvaguardia ed alla promozione della salute delle studentesse, degli studenti e del personale dell’università; il valore insostituibile della presenza delle studentesse e degli studenti; la tutela del diritto allo studio nella maniera più ampia possibile.
In questa ottica, il Senato accademico dell’Università dell’Aquila, riunitosi in seduta straordinaria con unico punto all’ordine del giorno relativo alla gestione della fase 3, raccogliendo le istanze e le proposte pervenute da docenti, personale TA, studenti e studentesse, si è favorevolmente espresso rispetto alle seguenti posizioni:
1) UNIVAQ cercherà di garantire alle matricole e a chi è già iscritto la maggior quantità possibile di attività in presenza, compatibilmente con le proprie dotazioni infrastrutturali e con il rispetto delle norme e dei comportamenti atti a prevenire la diffusione dei contagi da coronavirus, prestando la massima attenzione alla sorveglianza dei propri studenti e del proprio personale.
2) Sarà garantita comunque una modalità di didattica di tipo misto, tenendo in debito conto eventuali difficoltà e impedimenti oggettivi che dovessero presentarsi.
3) Laddove, per motivi logistici, fosse necessario imporre limitazioni alle attività in presenza, saranno generalmente privilegiate per queste attività le prime classi di ogni corso triennale o magistrale o a ciclo unico, dal momento che le matricole sono chiamate a sperimentare una vera rivoluzione nelle modalità di insegnamento-apprendimento rispetto al loro percorso scolastico precedente, consentendo comunque la libertà di scelta ai singoli dipartimenti sulla base di specifiche esigente formative.
4) Per consentire la presenza del maggior numero possibile di studenti e studentesse nelle aule e quindi nella città, a conferma del senso di responsabilità dell’Ateneo nei confronti del territorio di appartenenza, si farà ricorso a specifici interventi tecnologici ed organizzativi, in un dialogo serrato e auspicabilmente produttivo con gli enti locali per i trasporti e con l’azienda per il diritto allo studio per la residenzialità e le mense.
5) In tema di diritto allo studio, per venire incontro agli studenti, alle studentesse e alle loro famiglie in questo difficile momento, UNIVAQ intende ridurre in maniera consistente le tasse universitarie per l’anno accademico 2020-21.
In particolare:
a) l’ambito di applicazione della no tax area per l’anno accademico 2020-21 sarà esteso dagli attuali 15.000 euro di ISEEU fino alla soglia di 21.000 euro, quindi oltre il limite previsto dal Ministero dell‘Università e della Ricerca;
b) nell’intervallo di ISEEU da 21.000 a 30.000 euro il contributo base annuale sarà di circa 300 euro inferiore alla tassazione previgente;
c) tutti i benefici per merito o condizioni particolari previsti negli anni precedenti verranno mantenuti;
d) sarà consentito di presentare una dichiarazione ISEEU attualizzata. Il tutto sarà sottoposto ad approvazione del Consiglio di Amministrazione nella seduta del 22 luglio prossimo.
6) Sarà a breve disponibile per tutte le studentesse e gli studenti una app da scaricare sui dispositivi mobili, utile al fine di monitorare il numero delle presenze nei vari luoghi dell’ateneo, a beneficio della gestione delle attività in sicurezza, per prenotare la disponibilità di spazi ad accesso contingentato oltre che per la fruizione di tutta una serie di servizi indispensabili per i nostri studenti e le nostre studentesse.