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Università, l’ordinanza di Marsilio: in ogni Ateneo un referente Covid

Il Presidente della Giunta Regionale ha firmato l’ordinanza numero 73, contenente il protocollo anti Covid-19 per tutte le sedi universitarie abruzzesi. Ci sarà un referente che avrà il compito di implementare i protocolli di sicurezza, monitorarne l’attuazione e rilevare eventuali criticità.

Università, l’ordinanza di Marsilio: in ogni Ateneo un referente Covid-19

Il Presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio, ha firmato l’ordinanza numero 73 relativa alle disposizioni operative per l’accesso degli studenti nelle residenze universitarie.

Di seguito il testo dell’Ordinanza contenente il protocollo anti Covid-19.

Al fine di garantire la corretta applicazione di tutte le misure di prevenzione della diffusione del COVID19, è richiesta presso ogni sede di Ateneo l’individuazione di un “referente dei servizi COVID-19” che avrà il compito di implementare i protocolli di sicurezza all’uopo definiti, monitorarne l’attuazione e rilevare eventuali criticità.
Tale figura, adeguatamente formata per il rischio specifico, può anche coincidere con il Responsabile della sicurezza.
Fermo restando gli obblighi disposti dalle normative nazionali e regionali vigenti, gli ospiti che hanno lasciato – precedentemente alla fase 1 dell’emergenza COVID-19 – la residenza universitaria assegnata, possono farvi rientro inoltrando specifica richiesta all’indirizzo email indicato dalla struttura erogante, con obbligo di autocertificazione sullo stato di salute (allegato A) e indicazione della motivazione del rientro.
Il Responsabile della residenza deve prevedere giorni e fasce orarie dedicate al ritiro di effetti personali da parte di studenti che ne facciano richiesta, dando massima disponibilità in tal senso.
L’accesso sarà consentito agli studenti previo utilizzo della mascherina, igienizzazione delle mani e controllo della temperatura corporea all’ingresso (che non deve essere superiore a 37,5°C).
Di seguito si riportano le indicazioni che gli studenti sono tenuti a rispettare nelle residenze universitarie:
1) studenti che non si sono mai allontanati da quando è entrata in vigore la fase 1 dell’emergenza:
a. studenti titolari di posto alloggio in camera singole con bagno privato:
– adottare le normali regole di distanziamento sociale negli spostamenti interni alla residenza;
– indossare la mascherina quando in presenza di altri;
– osservare tutte le indicazioni di precauzione e prevenzione in materia di COVID-19;
– favorire il continuo ricambio d’aria della stanza lasciando il più possibile le finestre aperte;
b. studenti titolari di posto alloggio in camera singola con bagno in comune:
– provvedere alla igienizzazione del bagno dopo ogni utilizzo, con prodotti a base di cloro o con alcool al 70%;
– lavarsi accuratamente le mani con acqua e sapone per almeno 20 secondi ovvero, in assenza di acqua e sapone, utilizzare un gel idroalcolico;
– non condividere asciugamani, saponi e ogni prodotto per l’igiene personale;
– lavare regolarmente in lavatrice indumenti, biancheria da letto e asciugamani;
– favorire il continuo ricambio di aria della stanza lasciando il più possibile le finestre aperte;
2) studenti che al momento dell’entrata in vigore della fase 1 dell’emergenza si trovavano al di fuori della residenza universitaria, in altro Comune/Regione, e che chiedono di rientrare:

a. il rientro nella residenza universitaria è consentito previa presentazione di apposita istanza e autocertificazione (allegato A) dalle quali si evinca lo stato di salute e la motivazione del rientro;

b. allo studente che risultasse avere una temperatura corporea superiore a 37.5°C o che dichiari di aver avuto negli ultimi 14 giorni contatti stretti con soggetti risultanti positivi al COVID-19 sarà impedito l’accesso alla struttura o assegnato un posto alloggio isolato nella residenza, in attesa della presa in carico della struttura IESP competente.

MISURE DA ATTUARE PER LA PREVENZIONE DEL CONTAGIO
Prima del rientro nelle residenze degli studenti, sia temporaneo per il ritiro degli effetti personali, che continuativo per la ripresa dell’attività didattica, vanno valutate le singole richieste e i moduli di autocertificazione (allegato A) inviati dai richiedenti.

Il responsabile di struttura esegue un Triage telefonico per valutare il livello di rischio, verificando:
● la presenza di sintomi attuali o recenti (febbre, tosse, dispnea, anosmia, ageusia) nel soggetto e in altri conviventi;
● l’eventuale esposizione a soggetti positivi e il livello di isolamento mantenuto negli ultimi giorni/settimane.
Devono inoltre essere garantite le seguenti misure:
1) riorganizzazione dei percorsi di ingresso ed uscita, rimodulando l’accesso alle strutture sia in termini di percorsi, accesso ed uscita preferibilmente diversificati, con un unico punto di ingresso destinato al controllo dei soggetti in ingresso, sia di numero (micro-gruppi);
2) attivazione di procedure di triage, in “area filtro”, sia per gli operatori che per gli utenti, nella quale effettuare la rilevazione della temperatura corporea e l’igienizzazione delle mani. In presenza di temperatura corporea superiore a 37.5°C non è consentito l’accesso in struttura, gli utenti vengono rinviati a domicilio – ove possibile – o posti in isolamento.
Il Responsabile della struttura provvede a contattare l’UOC IESP territorialmente competente per sottoporre l’utente a intervista epidemiologica e, se necessario, a sorveglianza sanitaria; si precisa inoltre che in caso di comparsa di sintomatologia suggestiva per COVID-19 a carico di un utente o di un operatore, lo stesso è tenuto ad avvertire immediatamente il Responsabile della struttura che comunicherà all’ U.O.C. IESP della ASL territorialmente competente e al medico di medicina generale, ove appartenente al Servizio Sanitario della Regione, per l’avvio della sorveglianza ed esecuzione del Tampone Molecolare (codice prioritario Giallo);
3) divieto di ingresso, anche temporaneo, nelle camere altrui;
4) accesso alle residenze consentito esclusivamente agli utenti assegnatari di posto alloggio;
5) predisposizione di un protocollo di igienizzazione giornaliera degli ambienti per la quale il Responsabile della Struttura, nel rispetto delle normative vigenti in materia, predispone uno specifico protocollo di pulizia, o implementa l’esistente;
6) utilizzo di idonei DPI: la struttura erogante deve garantire il rifornimento di un quantitativo di DPI (mascherine chirurgiche e guanti laddove previsto) adeguato rispetto al numero di operatori e studenti;
7) disponibilità di gel o soluzioni idro-alcoliche in quantità idonee a garantire l’igiene delle mani degli utenti;
8) individuare idonei spazi, interni alla struttura, nei quali gli utenti possono sostare nel rispetto dei requisiti di distanziamento sociale; in assenza dei requisiti di distanziamento sociale non è consentito l’accesso a tali aree;
9) regolamentare l’accesso agli spazi comuni (mensa, spogliatoi, ecc.) contingentando il numero di presenze e il tempo di permanenza negli stessi, con previsione di una aerazione continua dei locali. In particolare deve essere privilegiato l’utilizzo di posate, piatti e bicchieri monouso oppure applicare procedure che garantiscano adeguata igienizzazione delle posate, piatti e bicchieri riutilizzabili (lavaggio e risciacquo a temperatura tra 60 e 90 gradi);
10) predisposizione di informative per la prevenzione del contagio da COVID-19, anche tramite cartelli, realizzati preferibilmente in più lingue;
11) regolamentazione per l’accesso ai fornitori negli spazi comuni;
12) escludere la funzione di ricircolo dell’aria per gli impianti di condizionamento, se tecnicamente possibile; devono inoltre essere rafforzate le misure per il ricambio d’aria naturale e in ogni caso va garantita la pulizia, ad impianto fermo, dei filtri dell’aria di ricircolo per mantenere i livelli di filtra-zione/rimozione adeguati, secondo le indicazioni tecniche di cui al documento dell’Istituto Superiore di Sanità “Rapporto ISS COVID-19 n. 5 del 21 aprile 2020”.

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