Il coordinamento regionale Udu L’Aquila, Udu Teramo e 360 Gradi Chieti-Pescara denuncia “i ritardi e il disinteresse con cui la Regione Abruzzo gestisce il sistema del diritto allo studio universitario e degli istituti ad alta formazione artistica, musicale e coreutica (AFAM): anche quest’anno, come i precedenti, quasi duemila studentesse e studenti (oltre 1.300 a Chieti e Pescara, 274 all’Aquila e 240 a Teramo) risultano idonei non beneficiari, ovvero hanno diritto per reddito (ISEE inferiore a 23.250 euro) e per merito (aver superato gli esami universitari richiesti dal bando di concorso) ad una borsa di studio che, tuttavia, per mancanza di fondi regionali non arriva”.
“È frustrante constatare – spiegano i rappresentanti degli studenti in una nota – che ancora una volta noi studenti siamo dimenticati.
Quest’anno come coordinamento regionale non abbiamo neanche potuto stabilire quale cifra la Regione Abruzzo abbia effettivamente stanziato, visto che del bilancio approvato dalla Regione non sono visibili i capitoli di spesa con il dettaglio delle varie voci, in particolare quella che a noi interessa in questo caso e cioè il Fondo Regionale per le borse di studio. Quello che sappiamo è che ci sono quasi 2000 studenti che stanno pagando affitti, libri e spese di sostentamento e di viaggio che dovrebbero essere coperte dalla borsa di studio, e che la Regione Abruzzo dovrebbe stanziare una cifra attorno ai 5 milioni di euro per finanziare tutte le borse”.
“Alla nostra denuncia – si annuncia nella nota – se non ci sarà l’immediato stanziamento delle somme necessarie, seguiranno azioni di mobilitazione a tutela del diritto allo studio, garantito dall’articolo 34 della Costituzione Italiana. Per ogni studente che smette di studiare per ragioni economiche, è la società intera che perde. Ci auguriamo che la Regione Abruzzo voglia investire su chi sceglie di studiare nel territorio e che al più presto stanzi i fondi necessari per coprire tutte le borse”.