Nel pomeriggio di ieri, sul campo del Comunale di Capistrello, la società rovetana ha messo in scena un evento sportivo dal grande fascino. I bambini del settore giovanile, grazie all’impegno del presidente Francesco D’Amore, hanno potuto partecipare, da protagonisti, ad uno stage formativo interregionale, al quale hanno preso parte le scuole calcio di Teramo, L’Aquila, Martinsicuro e Borghesiana. Un momento di scambio e aggregazione, pensato per confrontare alcune delle maggiori realtà sportive giovanili del territorio e accendere i riflettori sui nuovi talenti. L’incontro ha evidenziato ancora una volta le nobili intenzioni della società capistrellana, meritevole di un plauso per la dedizione e l’ardore messi nel progetto che coinvolge i piccoli calciatori.
«Lo stage è stato pensato mentre eravamo ad Empoli – ha spiegato il presidente dell’US Capistrello – in quell’occasione avevamo accompagnato due nostri ragazzi in prova, con lo staff abbiamo ipotizzato l’evento, anche spalleggiati dagli stessi scout man toscani. In una decina di giorni abbiamo organizzato nei dettagli questa giornata e coinvolto le altre squadre. Erano presenti, tra gli altri, gli osservatori di Lazio e Empoli, per cui potete immaginare la visibilità offerta ai nostri ragazzi. Alla vigilia dello stage c’era grande interesse attorno ad uno dei nostri giovani, ad oggi quell’interesse è rivolto verso più di qualcuno dei nostri. Non siamo certo i primi a dare l’occasione ai giovani talenti del nostro territorio di mettersi in mostra, ma confidiamo nei complimenti ricevuti dagli addetti ai lavori delle grandi realtà professionistiche italiane, specie quelli indirizzati al lavoro dei nostri responsabili tecnici, Filippo Lancia e Attilio Tuzi».
Da bravo presidente e condottiero, Francesco D’Amore è il primo operaio della grande fabbrica del Capistrello, galvanizzato dell’entusiasmo dei piccoli di casa granata e, inaspettatamente, coinvolto anima e corpo in questa avventura ancora tutta da scoprire.
«Questi ragazzini mi danno emozioni uniche. Ho sempre voluto vivere quest’esperienza – ha continuato D’Amore – sin da piccolo. La gestione del settore giovanile è fondamentale per dare un futuro a questi piccoli talenti. Qui a Capistrello possiamo offrire loro uno sbocco in Eccellenza, e non è cosa da poco. Domenica scorsa hanno esordito in prima squadra ben due classe 2000, e questo è motivo di enorme soddisfazione. Vedere i genitori entusiasti ci ripaga della fiducia data, queste famiglie credono in noi e nel nostro lavoro».
Per un progetto destinato a crescere è inevitabile l’attenzione agli impianti sportivi. Il piano di crescita tecnica è legato ai mezzi messi a disposizione dello staff. Una struttura efficiente, dotata di strumenti e materiali all’avanguardia, nonché di un’ottimizzazione degli spazi disponibili, è vincolante ai fini del ricercato salto di qualità. La società granata si sta adoperando affinché tutto questo non resti un’aspettativa a lungo termine.
«L’intenzione è quella di potenziare la struttura sportiva. Chiaramente, dobbiamo attendere la gara d’appalto, qualora non la vincessimo è inutile anche solo parlarne. In caso si potesse avere la gestione, ci preoccuperemmo a quel punto di allargare gli impianti e di renderli ancora più efficienti. Nell’immediato futuro invece vogliamo buttare un occhio ai ragazzi che viaggiano per venire agli allenamenti. Stiamo pensando ad una soluzione per dargli ospitalità ed evitare troppi spostamenti. Riconosciamo i sacrifici delle famiglie – ha concluso il presidente D’Amore – non solo economici, ma anche di tempo. Ci seguono in occasione delle trasferte, organizzano pullman per venire a sostenerci, sono una presenza fondamentale e, se avremo la possibilità di agevolarli, non esiteremo a farlo».