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A Cannes la prima di un cineasta abruzzese

Domani al Théâtre Croisette proiezione di “Happy New Year, Jim” del pescarese Andrea Gatopoulos.

Cinquecento euro di spesa. Solo cinquecento euro. Un investimento modesto – nulla se confrontato con i budget milionari di cui fa sfoggio la parte più ricca del settore – che però non ha impedito al talento del 28enne cineasta pescarese Andrea Gatopoulos di figurare nel programma ufficiale di quello che è da sempre considerato come “il” Festival cinematografico per eccellenza: Cannes. Il suo cortometraggio “Happy New Year, Jim” sarà infatti proiettato domani pomeriggio, 26 maggio, al Théâtre Croisette (repliche previste nei giorni successi al Cinema Olympia ed al Cinema Alexandre III) all’interno del cartellone ufficiale della kermesse che vede sfilare in questi giorni sul mitico red carpet della città della Costa Azzurra i nomi più importanti della cinematografia mondiale.

Il film che permette ad Andrea Gatopoulos di realizzare un sogno è stato inserito nella 54esima rassegna “Quinzaine des réalisateurs”, che alla lettera sta per una quindicina di registi: contenitore che il Festival di Cannes dedica al meglio del cinema innovativo e sperimentale mondiale. Girato interamente all’interno dei videogiochi, racconta di un dialogo tra due pro-gamer durante la notte di Capodanno: con Jim e Morten che giocano ai videogiochi tutta la notte, come del resto ogni giorno, ma con Morten che stavolta è a disagio.

Andrea Gatopoulos, classe 1994, pescarese, questo film lo ha scritto, diretto, montato e recitato. Il suo prodotto è stato realizzato da “Il Varco”, casa di produzione cinematografica associata a CNA Cinema e Audiovisivo Abruzzo, in co-produzione con Naffintusi e Nieminen Film, segnando quello che non può non essere già considerato come un record assoluto per il festival: un budget di soli cinquecento euro, che tuttavia non ha fatto ombra al talento ed alla qualità. Con l’approdo a Cannes, la casa di produzione pescarese mette a segno un altro colpo, dopo “Lumina” di Samuele Sestieri (proiettata a Rotterdam), “Eva” di Rossella Inglese (presente alla Settimana della Critica di Venezia) e “Sacro Moderno” di Lorenzo Pallotta, che ha fatto la sua apparizione alla Festa del Cinema di Roma.

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