La giunta regionale, su proposta dell’assessore alla Salute, Nicoletta Verì, ha approvato il protocollo che detta i criteri per la vaccinazione anti Covid 19 nelle aziende pubbliche e private.
“Queste linee guida – spiega l’assessore – indicano con precisione i principi generali e i requisiti per consentire in sicurezza l’estensione della campagna vaccinale anti Covid 19 nelle aziende produttive abruzzesi, contribuendo ad ampliare l’offerta complessiva della profilassi sulla popolazione, così da contribuire a diminuire il carico sulle strutture sanitarie oltre a costituire un ulteriore canale di somministrazione delle vaccinazioni”.
Il documento approvato oggi, oltre a recepire le indicazioni nazionali, è stato integrato con le istanze emerse durante il confronto portato avanti con le organizzazioni datoriali e dei lavoratori.
L’adesione alla vaccinazione sui luoghi di lavoro è libera e volontaria ed è offerta ai dipendenti, indipendentemente dalla loro residenza, che può essere anche fuori regione.
Il dimensionamento medio efficiente per punto vaccinale è stabilito in almeno 500 somministrazioni giornaliere. Per consentire l’accesso alle prestazioni anche alle aziende di piccole e medie dimensioni, è raccomandata la loro aggregazione, anche con il supporto delle associazioni di categoria.
I costi di gestione e allestimento dei punti vaccinali aziendali sono a carico delle imprese, che dovranno assicurare la presenza del proprio medico competente o di altro personale medico e sanitario di strutture private. Anche l’Inail ha messo a disposizione dell’iniziativa le proprie strutture e i propri operatori sanitari per la somministrazione delle vaccinazioni. La fornitura dei vaccini, invece, sarà garantita gratuitamente dalle Asl, alle quali vanno anche indirizzate le richieste di attivazione degli stessi punti vaccinali.
Ogni sede straordinaria aziendale dovrà rispettare particolari requisiti strutturali, con particolare riferimento all’individuazione di percorsi separati di ingresso e uscita, oltre alla presenza di aree di attesa pre e post somministrazione