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Vaccini, arriveranno 60 mila dosi, “ma costeranno 30 euro ognuna”

Paolucci sui vaccini: “La disorganizzazione andata in onda non si ripeta più, soprattutto per il vaccino anti covid che è imminente”.

“Potrebbero arrivare a stretto giro 60.000 delle attese 160.000 dosi di vaccino anti influenzale, ma a causa della totale disorganizzazione, dei ritardi e della confusione che ha regnato nella predisposizione e gestione della campagna, la Regione le pagherà 5-6volte di più, 30 euro ogni dose. Sarà una spesa necessaria, perché necessario è dare copertura nonostante qualche regione avrebbe rifiutato anche a prezzi vicini ai 20 euro, ma l’incapacità della programmazione costa tantissimo agli abruzzesi e mancano all’appello ancora 100 mila dosi. Ora per il vaccino più importante di tutti, quello contro il Covid, che ormai è imminente non si facciano trovare impreparati”, riferisce il capogruppo Pd in Consiglio regionale Silvio Paolucci.

Una storia ancora senza lieto fine quella della Regione e dei vaccini: questo nuovo capitolo aggiunge sconcerto sulla gestione – riprende l’ex assessore regionale alla Sanità – Ma che sia da monito per il futuro, non solo relativo alla campagna antinfluenzale, ma soprattutto per quella di massa contro il Covid, per cui ci sono regioni che si stanno già preparando sia logisticamente che organizzativamente, per cercare di svolgere il tutto in modo ottimale, coprendo la maggiore fetta di popolazione possibile, con le dovute priorità dettate dalle condizioni fisiche e dai ruoli dei destinatari dei vaccini”, avverte ancora il politico del Partito Democratico.

“Sia da monito anche per le future campagne vaccinali contro l’influenza: se oggi avessimo avuto una decente copertura della popolazione, quando ci sarà il picco dell’influenza il sistema avrebbe di certo riscontrato meno problemi nell’individuazione del virus e dalla distinzione dal Covid”.

“Ma così non è stato e ora la Regione si vedrà costretta a pagare una cifra spropositata: almeno provveda a stringere i tempi del completamento possibile con queste ulteriori 60.000 dosi, per cui oggi chiede alle Asl nuovamente di comunicare i fabbisogni a mezzo mail, perché arrivino ai destinatari in modo certo e nella maniera più veloce possibile e ci dica cosa farà sulle ulteriori 100mila mancanti”, questa la conclusione.

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