Non c’è mai fine al peggio: soprattutto nella maleducazione. Martedì scorso, durante la notturna della Plus Ultra, sul monte Longagna, a Trasacco, è stato scoperto un atto di vandalismo, il secondo nel giro di poco tempo, ai danni di un abbeveratoio centenario, tutto in legno, situato a 1400 metri di altezza, utilizzato da animali e anche da uomini per rifocillarsi d’acqua. Un abbeveratoio anche particolare e non usuale, formato da due tronchi d’albero in legno e da una fontanella dalla quale fuoriesce un rivolo di acqua sorgiva.
L’abbeveratoio è stato dato alle fiamme, ed è ora quasi irrecuperabile.
A denunciare la questione, è stato Alvise Di Salvatore, fondatore storico della Plus Ultra, associazione sportiva dilettantistica. “Si tratta di un monumento unico per gli appassionati della montagna e non parlo solo dei camminatori e degli escursionisti di Trasacco, ma anche dei paesi limitrofi come Luco dei Marsi. E’ un segnale della nostra terra, situato lì da tantissimo tempo. Ora è bruciato, chissà se potremmo recuperare uno dei due tronchi che lo componevano. Tra l’altro – continua Alvise – solo un mese fa, l’abbeveratoio era stato soggetto di un altro atto vandalico: venne smontato e buttato a terra. Due dei nostri atleti, Antonello e Cesidio, lo hanno ricomposto e risistemato. Adesso non so se si potrà riportare alle condizioni di prima. Non capisco il motivo di questo accanimento, che male faceva? Era anche utile, veniva utilizzato dagli sportivi che erano diretti verso Fossa Pantò durante le loro escursioni in alta quota”.